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cotral, bilancio 2013 chiuso con un miglioramento del 40 per cento. bene, ma non è ancora sufficiente

L'approdo all’utile di bilancio di Cotral, Compagnia Trasporti Laziale spa, preannunciato dall’amministratore delegato ing. Vincenzo Surace nell’intervista a «Specchio Economico» dello scorso febbraio, si sta concretizzando: il consiglio di amministrazione della più grande azienda italiana di autolinee di trasporto pubblico extraurbano ha approvato, il 20 maggio scorso, il bilancio di esercizio del 2013, chiuso con un utile netto di 2,6 milioni e, soprattutto, con un miglioramento di oltre il 40 per cento del Margine operativo lordo, l’indicatore più significativo dello stato dei conti e dunque dell’attività di un’azienda. Il 27 giugno 2014 il socio Regione Lazio è chiamato a ratificarlo in assemblea.
Senza indulgere a trionfalismi, Surace non nasconde la propria soddisfazione: «Tra le grandi aziende pubbliche italiane–afferma– Cotral è una delle pochissime che, pur gestendo unicamente un servizio su gomma, chiude in attivo senza contribuzione aggiuntiva e senza sopravvenienze per altre tipologie di servizi pubblici, quali parcheggi, sosta, centrali di viabilità e monetica». Un risultato, continua, che «l’azienda raggiunge dopo tre anni di impegno e di sforzi economici e finanziari dimostrando che, se messa nelle condizioni di poter perseguire l’indirizzo industriale e imprenditoriale necessario, può competere anche nella nuova stagione delle gare d’appalto». Cotral non è ancora un’azienda stabilizzata, ha bisogno sia di rimuovere ancora i costi dovuti al riconoscimento di importi «fuori mercato» per il noleggio dei beni strumentali affidati da Cotral Patrimonio, sia di raggiungere la massima produttività del personale operativo. Solo se queste due voci verranno depurate dei costi sociali rivenienti dalla stagione dell’ormai superato «consociativismo politico-sindacale», Cotral sarà in grado di mantenere il bilancio in equilibrio.
Questo obiettivo è il medesimo che si sta cercando di ottenere anche a livello governativo con il taglio delle ore improduttive e degli enti e società inutili. Analogo il commento rilasciato a caldo dal presidente Domenico De Vincenzi: «Quello approvato nella seduta del cda è il primo e unico bilancio che la società chiude in attivo nei 14 anni che intercorrono dalla sua fondazione–ha dichiarato–, e dimostra che il settore pubblico non solo può ancora sopravvivere, ma anche competere».
In una nota i vertici dell’azienda indicano, da una parte, le difficoltà con cui la Cotral ha dovuto fare i conti; a cominciare dagli oneri finanziari affrontati per sostenere l’indebitamento dovuto ai sostanziosi mancati pagamenti da parte dell’Atac, relativi agli introiti della bigliettazione Metrebus e delle agevolazioni tariffarie; oltre ai ritardi nei pagamenti da parte della Regione Lazio, anche se, precisa l’azienda, la stessa Regione (attuale azionista unico di Cotral) «sta facendo fronte ai debiti contratti con le banche attraverso un piano di rientro i cui effetti sul bilancio saranno visibili già nel corso del 2014».
Altri importanti oneri sono derivati dai massicci investimenti effettuati in manutenzioni, «che correranno ancora nel 2014 ma che, già dall’anno prossimo, dovrebbero fortemente ridursi a seguito dell’acquisto di una parte dei nuovi automezzi utilizzando sia fondi della Regione Lazio sia risorse proprie dell’azienda». A tutto ciò ha fatto da contrappeso una politica di forte ridimensionamento dei costi per il personale e i servizi, che proseguirà, ancora di più, nel 2014, anche a seguito all’assunzione di poco meno di cento nuovi autisti «a costi unitari più bassi e limitati rispetto agli attuali, ancorché con contratti a tempo indeterminato».
E adesso? Ora che l’azienda ha portato a casa un primo significativo risultato gestionale, risponde Surace, c’è da pensare al futuro. Deve farlo il suo azionista unico, la Regione Lazio, che è oggi in condizioni assai migliori, rispetto a tre anni fa, per decidere se proseguire l’attuale contratto «in house», in base al quale una Pubblica Amministrazione può acquisire un bene o un servizio attingendo all’interno della propria compagine organizzativa, senza ricorrere a terzi tramite gara e al mercato, oppure se mettere la Cotral a confronto con i numerosi competitori, nazionali e non, che operano nel trasporto pubblico.
Cotral è pronta a qualsiasi decisione assumerà il socio e proseguirà la propria politica di risanamento dettata dalle evoluzioni della spending review e dalle sempre più limitate risorse economiche messe dal Governo a disposizione del trasporto pubblico locale. Per capire in che modo, «Specchio Economico» ha intervistato i responsabili delle direzioni chiave dell’azienda: Carlo Arcangeli, direttore del personale; Antonio Ricevuto, direttore tecnico; Lucio Turriziani, direttore di esercizio. Ecco le loro risposte.

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