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Gagliardini e affaba. al timone della multinazionale italiana dell’agrofarmaco

Nadia Gagliardini - Giovanni Affaba

Fa piacere conoscere un’organizzazione italiana che si afferma nel mondo, che cresce sulla base di valori imprenditoriali solidi. Sipcam-Oxon, con sede centrale a Pero, appena fuori Milano, è una multinazionale italiana, privata e indipendente, non quotata in borsa. La proprietà è la stessa fin dalle origini: le famiglie Gagliardini e Ciocca. Fortissima la propensione all’internazionalizzazione. Primo e unico gruppo privato in Italia e tra i primi 20 nel mondo nel comparto dell’agrofarmaco, Sipcam-Oxon opera nella sintesi, nella formulazione e nella commercializzazione di principi attivi per la difesa delle colture agricole e di intermedi chimici, oltreché nella produzione di fertilizzanti innovativi e, più recentemente, nella lavorazione e vendita di sementi.
 Presente in tutto il mondo a livello sia industriale che commerciale, con ricavi aggregati nel 2012 di quasi 400 milioni di euro e un numero di circa 800 dipendenti, preannuncia per il 2013 un anno di crescita del fatturato: un aumento pari al 13 per cento rispetto al 2012, a conferma del positivo trend del Gruppo. Specchio Economico ne parla in questa intervista con la presidente Nadia Gagliardini e con l’amministratore delegato Giovanni Affaba.
Nadia Gagliardini
Domanda. Il vostro Gruppo è costituito da due entità legali distinte, la Sipcam e l’Oxon, che fanno capo a un’unica proprietà, le famiglie Gagliardini e Ciocca, e a un unico management. Come è nato?
Risposta. Il Gruppo vede la luce con la nascita a Milano, nel 1946, della Sipcam - Società Italiana Prodotti Chimici per l’Agricoltura, per opera di mio nonno Emilio Gagliardini e del prof. Baldo Ciocca, quale azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di farmaci per l’agricoltura. Nel 1970 viene fondata l’Oxon, per volontà di mio padre Giorgio Gagliardini, con l’obiettivo di produrre in proprio la sintesi chimica di principi attivi per l’agricoltura.
D. Come distribuite i vostri prodotti in tutto il mondo?
R. Grazie alla rete di acquisizioni, controlli o accordi commerciali, oggi il Gruppo Sipcam-Oxon agisce direttamente o indirettamente tramite distributori terzi in tutti i continenti. In Europa, nel 2012 la Sipcam ha realizzato un’alleanza con due importanti operatori giapponesi - la multinazionale Sumitomo Corporation e la società di ricerca Nihon Nohyaku Co. -, entrati come soci di minoranza nella holding Sipcam Europe che concentra le proprie attività nell’Europa occidentale e mediterranea; dall’altro lato la medesima alleanza prevede la partecipazione della Sipcam come socio di minoranza nella holding Sumi Agro Europe, controllata dalla Sumitomo Corporation, focalizzata principalmente sui mercati del Centro-Est Europa.
D. Può entrare nel dettaglio della strategia, in particolare, relativa al concetto di indipendenza?
R. Impronta familiare, stabilità finanziaria, italianità, saper fare, ricerca e capacità di fare partnership nel mondo sono le caratteristiche principali del nostro Gruppo. Abbiamo scelto di mantenere la nostra indipendenza applicando un modello di gestione che integra la presenza imprenditoriale con quella del management. In un settore come l’agricoltura, caratterizzato da variabili non condizionabili e legato ad andamenti ciclici, il Gruppo ha deciso di non quotarsi in borsa, con l’obiettivo di svilupparsi con strumenti di autofinanziamento e di accesso al credito bancario, mirando a prospettive di medio e lungo termine senza farsi condizionare dai risultati nel breve.
D. Come si evolverà la domanda di cibo nel mondo?
R. La popolazione mondiale totalizza sette miliardi di persone, di cui 900 mila tutti i giorni devono far fronte al problema della fame. Nel 2050 gli abitanti del pianeta saranno 9 miliardi e aumenterà sempre più la domanda di cibo, mentre si stima che la terra arabile pro capite disponibile sarà metà dell’attuale. I mezzi tecnici per l’agricoltura - agrofarmaci e fertilizzanti innanzi tutto - sono a tutt’oggi l’unica soluzione per un’agricoltura produttiva e sostenibile, e per l’immissione in commercio di derrate agricole sane e sicure per il consumatore.
Giovanni Affaba
Domanda. Dove è concentrata oggi la vostra produzione, in Italia e nel resto del mondo?
 Risposta. Il principale stabilimento produttivo dell’Oxon è situato a Mezzana Bigli in provincia di Pavia, dove, su una superficie di 600 mila metri quadrati di cui 100 mila industrializzati, si producono 20 mila tonnellate di principi attivi l’anno. La produzione italiana dell’Oxon è integrata da quella delle due partecipate cinesi: Jiangyin Suli Chemical Co., ubicata a Jiangyin, nel Jiangsu, e Taizhou Bailly Chemical Co. situata presso Taixing, pure nel Jiangsu. Il maggiore sito produttivo di formulazione della Sipcam sorge a Salerano sul Lambro, presso Lodi, dove, su un’area di 300 mila metri quadrati si producono 25 mila tonnellate l’anno. La Sipcam possiede anche uno stabilimento a Lodi per la lavorazione e il confezionamento delle sementi. Sempre a proposito di capacità formulativa, da segnalare lo stabilimento spagnolo della società Sipcam Inagra, sita a Sueca, a Valencia, che produce 10 mila tonnellate l’anno, e quello di Uberara, nella regione di Minais Gerais in Brasile, che formula 25 mila tonnellate ed è posseduto dalla joint venture Sipcam UPL Brazil.
D. Quale il sistema distributivo negli altri Continenti?
R. Le attività di esportazione in Medio oriente, nel Centro e nel Sud dell’Africa vengono gestite dall’Italia, mentre dalla Spagna sono esportati prodotti formulati in Nord Africa, ossia in Algeria, Egitto, Marocco e Tunisia. Nell’area Nafta il Gruppo agisce attraverso una società negli Stati Uniti, che esporta anche in Canada, e un’altra in Messico. In America Latina la società ha come socio in Brasile l’United Phosphuros, importante operatore indiano, mentre in Argentina l’assetto societario vede la partecipazione di minoranza di soci locali. In Asia, il Gruppo è cresciuto in Cina grazie a partnership con soci locali. Nel 2007 nella Sipcam Pacific Australia, che esporta anche nella Nuova Zelanda, sono entrate due società giapponesi come partner di minoranza: la Sumitomo Corporation e la Nihon Nohyaku Co. Il Gruppo opera tramite distributori anche in India, Canada, ex Unione Sovietica e in diversi Stati dell’America centrale e del sud.
D. Quale peso ha la ricerca in un Gruppo come il vostro?
R. Partendo dall’Italia e rifacendosi ai motivi ispiratori delle origini, il Gruppo si è affermato nel mondo puntando sullo sviluppo di prodotti e sull’eccellenza produttiva. L’attività di ricerca da sempre è concentrata ad individuare le soluzioni più adatte per soddisfare le necessità dei vari mercati attraverso la progettazione di processi industriali sostenibili per la sintesi di principi attivi, lo sviluppo di nuove soluzioni fitoiatriche, l’invenzione di formulazioni innovative, la promozione di specialità provenienti dalle società partner con ricerca chimica di base. La Sipcam-Oxon ha sviluppato una vasta gamma di prodotti per le grandi colture ed è in grado di soddisfare le esigenze di quelle specialistiche di nicchia, un ambito dove è meno forte la concorrenza delle grandi multinazionali. La volontà è di crescere in maniera organica in tutti i mercati, optando per uno sviluppo graduale ma che sappia cogliere tutte le opportunità. Questa espansione si è anche concretizzata, attraverso alleanze strategiche, nei diversi Paesi e rilevanti investimenti materiali e immateriali che consentono una costante innovazione di prodotti e di processi.
D. Per concludere, come vede le prospettive per i prossimi anni?
R. Le nostre sono positive e seguono le aspettative di crescita di tutto il comparto agricolo mondiale. I fattori della crescita dell’agricoltura sono da un lato l’aumento del fabbisogno alimentare mondiale guidato dai Paesi emergenti, Cina e India in primis, dall’altro l’incremento dell’uso delle derrate agricole ai fini energetici e per la produzione di biocombustibili. La necessità di dover aumentare le produttività agricole rende indispensabile l’uso di prodotti fertilizzanti e di difesa dalle malattie che colpiscono le colture vegetali.    

Tags: Aprile 2014

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