dal «Corriere della Sera», giovedì 24 marzo 1983
Chi lo descriveva un povero re in esilio che viveva con gli aiuti dei suoi fedelissimi; chi ne parlava come di un big non solo del Gotha aristocratico ma anche di quello finanziario internazionale. Ma quale era, in effetti, la situazione patrimoniale di Umberto II? Cosa ha lasciato in Italia e all’estero, ai quattro figli?
In teoria, almeno in Italia, l’ex re non avrebbe dovuto possedere nulla, dopo l’avocazione allo Stato, cioè la confisca, di...
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