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L'opinione del Corrierista

Che deve pensare un appassionato lettore del Corriere della Sera dell’appello lanciato lo scorso mese dal Comitato di Redazione agli azionisti e agli amministratori del Gruppo RCS, per «fermare la svendita di Via Solferino», sede storica del giornale, al fondo americano Blackstone? Che deve pensare questo lettore, dopo quanto in questi mesi ha letto su usi e costumi dei giornalisti del maggiore quotidiano nazionale? Usi e costumi non molto diversi da quelli dei...

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 L'opinione del Corrierista

I cronisti di nera, sicuramente quelli più anziani, sanno benissimo che i «fattacci» che professionalmente li interessano si verificano seguendo la regola del tre per tre. Ossia se ne susseguono sempre tre a breve scadenza, poi si registra una fase di calma, quindi riprende la sequenza che mobilita le loro redazioni per periodi più o meno lunghi. Alcuni episodi di nera si trascinano infatti sulle cronache dei giornali non per giorni ma per settimane, più raramente...

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di Victor Ciuffa

Nichols: qui si vive come un astronauta sulla luna
Sui mali di Roma il parere, oggi, di Peter Nichols, corrispondente del prestigioso «The Times» di Londra. Attento osservatore delle abitudini della città, Nichols, che vi vive da vent’anni, è anche studioso dei risvolti storici, politici, sociali. Questa profonda conoscenza gli ha permesso di scrivere documentate opere: «Italia Italia», libro dell’anno 1976; «La scelta...

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L’opinione del Corrierista

Negli ultimi anni, due autorevoli redattori della redazione romana del Corriere della Sera, Antonio Padellaro, già redattore capo di essa, e Francesco Merlo, apprezzato articolista, si sono dimessi per trasferirsi in altri giornali, il primo come vicedirettore di un settimanale dal quale poi è passato a fare il vicedirettore e in ultimo il direttore de L’Unità, il secondo per assumere lo stesso incarico di articolista a La Repubblica. In questi passaggi Padellaro ha...

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L’opinione del Corrierista

Manca sicuramente un tassello, importante almeno a mio parere, alla ricostruzione della tragica vicenda di Walter Tobagi compiuta il 28 maggio scorso nella trasmissione televisiva «La storia siamo noi» condotta per Rai Tre da Giovanni Minoli, direttore del programma Rai Educational. Una trasmissione che, anche grazie alla ricchezza e alla profusione di mezzi finanziari e umani di cui dispone, si distingue per serietà, rigore e utilità nel melenso, caramelloso...

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L’opinione del Corrierista

Era una valida, irripetibile, velocissima categoria di giornalisti quella che, con il rapido sviluppo delle tecnologie telematiche e informatiche, sembrava in procinto di scomparire, stranamente oggi questa categoria invece - quella dei cronisti - sembra dare segni di vita.
Cercando di continuare a guardare tutto ciò che avviene intorno a noi, con l’occhio, appunto, del cronista incallito, qualche settimana fa sono stato invitato a cena in casa di amici, gente...

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L'opinione del Corrierista

di Victor Ciuffa

Fondato nel 1968 da Achille Cardini, il Centro di Documentazione giornalistica di Roma continua a pubblicare annualmente l’Agenda del Giornalista, costituita inizialmente da poco più di un elenco dei giornali e giornalisti, ma diventata via via, soprattutto in questi ultimi anni, una miniera di notizie su tutto il panorama della comunicazione italiana, oltreché sullo specifico settore dell’informazione. Sotto la direzione di Marcella Cardini...

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L’opinione del Corrierista

Un singolare fenomeno sta avvenendo da qualche tempo: contemporaneamente a un incontestabile declino della popolarità del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si sta registrando anche un calo di popolarità della televisione. I fatti non sono connessi, anche se Berlusconi è stato e tuttora è indubbiamente il numero uno, il signore delle televisioni in Italia. Sono fenomeni indipendenti: probabilmente l’astro di Berlusconi era destinato a splendere nel cielo...

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L’opinione del Corrierista

A conclusione di un editoriale ispirato alla saggezza antica del giornale che dirige, alla propria e a quella della maggioranza degli italiani, sul quotidiano da lui diretto cioè il Corriere della Sera domenica 10 giugno scorso - 72esimo anniversario della più funesta avventura dei governanti italiani, la guerra -, Ferruccio de Bortoli ha espresso un giudizio sulle privatizzazioni nazionali. Più che un articolo, ha scolpito una pietra miliare in tempi di crisi...

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L’opinione del Corrierista

 

Il 2014 è stato un anno travagliato per la stampa italiana. E il 2015, appare non da meno. Travagliato, il 2014, per vari motivi, meglio definibili errori. Ma sembra non abbiano insegnato nulla alla categoria dei giornalis ti, nel complesso. È vero che va sempre restringendosi il numero di quanti siano in grado e vogliano imparare qualcosa, mentre cresce quello di chi ritiene di poter svolgere tale attività senza possederne ed anzi senza doverne possedere i...

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L’opinione del Corrierista

Il 30 aprile scorso il Corriere della Sera ha dato ai propri lettori un’altra notizia, oltre alle solite di cronaca nazionale, internazionale e interplanetaria: perché si è consolidato ormai in questi ultimi decenni anche un nuovo settore, quello dello spazio interstellare, nel quale ogni giorno si svolgono un’altra vita e altre attività umane. Quel giorno è cambiato il direttore del grande quotidiano: a Ferruccio De Bortoli è subentrato Luciano Fontana, un «Super...

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L’opinione del Corrierista

Commemorato nelle scorse settimane in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa, oltre a una cerimonia organizzata dall’università Bocconi di Milano di cui fu per 18 anni presidente del consiglio di amministrazione, e a qualche articolo dei suoi vecchi commilitoni del Partito Repubblicano, Giovanni Spadolini non ha avuto l’onore di una giusta e doverosa riabilitazione all’interno del grande mondo del Corriere della Sera. Riabilitazione? In riferimento a...

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L’opinione del Corrierista

Sin dall’esordio, nell’ottobre 1900, Luigi Albertini imprime al «Corriere della Sera» un orientamento e una linea politica decisamente antigiolittiani data l’autorevolezza raggiunta dal quotidiano, che avrà conseguenze sulla tenuta del sistema istituzionale, allorquando l’avvento della folla nella vita politica e la diffusione della demagogia estremista determineranno la fine delle libertà.
Giolitti, comunque lo si voglia giudicare, fu un liberale vocato al...

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L’opinione del Corrierista


Nessuno è riuscito a dare una qualunque risposta, nelle ultime settimane, in tutto il mondo politico anzi politico e giornalistico romano in particolare, che è in grande preoccupazione per un inquietante interrogativo che è stato messo in giro in questi giorni e al quale per ora nessuno è riuscito a fornire e a descrivere il destino di un Municipio che è stato commissariato per fatti di malamministrazione pubblica. Veramente ha diffuso un’inquietante ipotesi di...

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L’opinione del Corrierista

Dopo aver ascoltato la diagnosi sullo stato di salute della carta stampata, stilata lo scorso 16 aprile dal presidente degli editori di giornali Carlo Malinconico nell’assemblea annuale della Fieg, la loro associazione, resterebbe solo da suonare a morto. A suo dire, infatti, la stampa è soggetta a mille attacchi, è affetta da mille malanni. Subisce innanzitutto i «terribili effetti» dell’attuale crisi economica; le perdite sono aumentate del 100 per cento, gli utili...

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Non so per quali motivi si è verificato il cambiamento, ma un tempo, quando io fui chiamato al Corriere della Sera, ad indicare l'appartenenza, la proprietà, il vertice del giornale, era riportato, in una striscetta dello stesso, un solo nome, quello del direttore responsabile, figura che deteneva sia la direzione dell'attività redazionale sia la responsabilità penale e civile per quanto si pubblicava. Rari erano i giornali che riportavano due nomi, quello del direttore cosiddetto «politico» -

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L’opinione del Corrierista

Occorrerebbe proprio conoscere i criteri con i quali alcuni giornali interpretano la cosiddetta «privacy», ossia il diritto delle persone alla riservatezza. Perché, leggendo le loro cronache, c’è da rimanere sconcertati: a volte nomi e cognomi di persone responsabili di reati vengono omessi del tutto o indicati solo con le iniziali, a volte vengono spiattellati per intero con un corredo di notizie anche estranee alle delittuose azioni compiute. Non parliamo...

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L'opinione del Corrierista

Forse sarà sempre stato così, ma è anche vero che, per quel che io ricordo, nel Corriere della Sera dagli anni 50 in poi, ossia quando vi ho lavorato, questo non succedeva. Questo che cosa? L’inattendibilità della stampa dovuta al ripetersi in ogni giornale di una serie di paradossi alla lunga squalificanti, che generano sfiducia nei lettori, certamente in quelli più acculturati, che sono i più. Buona parte dell’odierna inattendibilità della stampa, e ancor più...

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L'opinione del Corrierista

C' è un giornale abbastanza diffuso a Roma che pubblica quotidianamente un commento a qualche «fatto del giorno», un commento lungo al massimo una decina o dozzina di righe. I pretesti sono banali ed ancor più i commenti. Che cosa può contenere infatti di nuovo, di intelligente, di informativo e di educativo, un pensierino scritto da una «firma» su un fatto che, se lo sceglie lui e lo tratta così facilmente e brevemente, significa che è avvenuto e che ne è stata...

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L’opinione del Corrierista

Si è celebrata la giornata della libertà di stampa, valore insidiato ed offeso. Il cardine della liberaldemocrazia non è questa o quella legge elettorale, né il bi o il monocameralismo, né la Costituzione scritta o quella di fatto, bensì la libertà di stampa. Molti, troppi, sono i Paesi dove è negata, ma a noi europei dovrebbero preoccupare soprattutto le situazioni contigue e, quindi, a rischio contagio. All’interno della Ue, ad esempio, c’è chi preme per l’ingresso...

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