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L'opinione del Corrierista

Una mattina del 1953, nel suo studio di Via Principessa Clotilde presso Piazzale Flaminio, si risvegliò con un’idea nuova. Si vestì in tutta fretta, scese in strada e prese a strappare furiosamente i manifesti pubblicitari dai muri».
«L’illuminazione, così amava chiamarla, arrivò una mattina del 1953. ‘Giravo in Piazza del Popolo, ero in crisi, non volevo più dipingere, poi vedo un manifesto lacerato. Mi fermo, un colpo al cuore. Una specie di choc. Forse è questo il...

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L’opinione del Corrierista

L’ex direttore de Il Giornale Mario Cervi ha pubblicato un libro, edito da Mursia, che costituisce la sua biografia giornalistica, ricca di una grande quantità di notizie e di particolari sull’ambiente in cui ha lavorato per tantissimi anni. Una miniera soprattutto di insegnamenti, uno di quei libri la cui lettura andrebbe prescritta non solo nelle scuole di Giornalismo, ma in tutte le redazioni, soprattutto in quelle televisive. Cervi ha scelto un titolo, «Gli anni...

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L’opinione del Corrierista


Nel settore della televisione in queste settimane è scoppiato un duplice scontro. In realtà la miccia bruciava da decenni, solo che ora è giunta ad attivare due ordigni esplosivi, innescati entrambi dai politici, supremi beneficiari dei programmi ed anzi dell’esistenza stessa della tv, soprattutto di quella di Stato. I due ordigni esplosivi si chiamano: perentorio invito del Governo alla Raitv a ridurre di 250 milioni di euro l’anno i costi operando tagli e attuando...

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L'opinione del corrierista

Ma è proprio necessaria questa privacy? Innanzitutto che cosa è? Tra le ultime parole entrate nell'uso comune, il termine è stato inserito sic et simpliciter anche in atti ufficiali dal Governo e dal Parlamento e viene usato in violazione di una precisa legge dello Stato italiano. Quindi il solo pronunciarla, oltreché scriverla, costituisce un illecito per i rappresentanti dello Stato e della legalità. Certamente è più facile parlare di privacy che di riservatezza...

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L’opinione del Corrierista

Dato per scontato il valore della libertà di stampa, resta da riflettere sulla libertà dei giornalisti. La somma perfetta sarebbe libertà di stampa più giornalisti liberi, ma la perfezione non è propria del pianeta dell’informazione, il luogo più adatto, semmai, per il felice aforisma di Leo Longanesi: «Non è la libertà che manca; mancano gli uomini liberi».
Il giornalista libero non è quello capace di criticare il proprio editore - in tal caso si tratterebbe di eroe...

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dal «Corriere della Sera», giovedì 24 marzo 1983

Chi lo descriveva un povero re in esilio che viveva con gli aiuti dei suoi fedelissimi; chi ne parlava come di un big non solo del Gotha aristocratico ma anche di quello finanziario internazionale. Ma quale era, in effetti, la situazione patrimoniale di Umberto II? Cosa ha lasciato in Italia e all’estero, ai quattro figli?

In teoria, almeno in Italia, l’ex re non avrebbe dovuto possedere nulla, dopo l’avocazione allo Stato, cioè la confisca, di...

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L’opinione del Corrierista

dal «Corriere della Sera», mercoledì 22 febbraio 1978

Rarefatti i mini-assegni, impuntuali le nuove monete da duecento lire, infuria di nuovo la crisi degli spiccioli. Una malattia endemica, non c’è valida terapia, sembra, di medici ufficiali. Capaci di debellarla si sono mostrati solo guaritori empirici, privati moderni stregoni: agitando caramelline, lecca-lecca, chewing gum, medagliette e pseudo-banconote. Scalzati da immote cattedre i professoroni si sono...

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L'opinione del Corrierista

 

«Loro rubano e noi, se lo scriviamo, andiamo in galera», è la frase che abbiamo sentito pronunciare da molti giornalisti riferendosi alla legge tenacemente propugnata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sul divieto per la magistratura di compiere intercettazioni telefoniche e, conseguentemente, di comunicarne il contenuto ai giornalisti che, diffondendolo, finirebbero addirittura in manette. Gli appelli, le suppliche, le proteste, le assemblee, le...

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L’opinione del Corrierista

dal «Corriere della Sera», martedì 4 luglio 1978

Ride ancora Roma come una volta, come ai tempi di Gioacchino Belli e di Trilussa? Più che un riso è stato in realtà un ghigno amaro e beffardo quello che ha caratterizzato l’indole d’un popolo un tempo grande, costretto dalla storia a subire tutti i potenti succedutisi nel mondo. Assurta a metropoli in un’epoca di prevalenti comunicazioni di massa, che cosa conserva dell’antico spirito caustico?
Un nutrito staff di...

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L'opinione del Corrierista

Il film «La grande bellezza» del regista Paolo Sorrentino avrà avuto tutti i requisiti per meritare il maggior premio cinematografico americano per un film straniero prodotto nel 2013, ossia l’Oscar; ma parlare, come si sta facendo, di una prosecuzione della Dolce Vita non è affatto il caso. Perché ogni paragone, ogni accostamento, sono non solo gratuiti ma del tutto errati. Non soltanto «La Dolce Vita» intesa come film di Federico Fellini ed Ennio Flaiano, ma anche...

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L’opinione del Corrierista

dal «Corriere della Sera», Mercoledì 15 febbraio 1978

I mali di Roma sono come le malattie dell’uomo: molti incurabili, qualcuno si riesce a combattere, ma se ne scoprono sempre di nuovi. Più gli anni passano, più diventano cronici, ma non letali. La città continua a vivere, anzi a crescere. Le previsioni pessimistiche si rivelano fallaci. Ma oltre al fatalismo, ci sono altre terapie valide? Abbiamo chiesto il parere a docenti universitari, industriali, scrittori...

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L’opinione del Corrierista


A metà dello scorso luglio l’università on line eCampus con sede nella centralissima Via del Tritone di Roma, in occasione del tredicesimo anniversario della  scomparsa, ha dedicato ad Indro Montanelli un convegno sul tema «Serata Montanelli. Uomo libero, tenace, appassionato». Una commossa rievocazione del grande giornalista abbinata alla presentazione del libro «Tutte le speranze, Montanelli raccontato da chi non c’era». Autore è Paolo Di Paolo, finalista del...

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L’opinione del Corrierista

Il 12 aprile scorso molti si sono ricordati dello scomparso cosmonauta russo Jurij o Yuri Gagarin che 50 anni fa fu il primo uomo, nella storia della Terra, ad inoltrarsi nello spazio, protagonista di un’impresa tanto sensazionale per quei tempi quanto clamorosa per il risalto mondiale che ebbe. E se ne sono ricordati nonostante l’attenzione generale fosse attratta in quei giorni dalle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, e nonostante il...

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dal «Corriere della Sera», domenica 4 dicembre 1977

Strateghi a consunto in questi giorni, estremamente preoccupati, per preparare le difese contro l’imminente attacco nemico: è in arrivo la grande influenza 1977-1978, una pandemia già avvistata ed annunciata da osservatori avanzati. Che fare, lasciarsi sorprendere impreparati, accettare milioni di ammalati, centinaia di miliardi di danni? Questo il tema discusso dall’agguerrita équipe per iniziativa del Centro studi biologici dell’Ordine di...

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L'opinione del Corrierista

Da qualche tempo il Corriere della Sera - ed ora anche altri quotidiani e settimanali - ha ripreso a pubblicare qualche inchiesta. Un’iniziativa lodevole per almeno quattro motivi: perché quel giornale ha un’antica tradizione in questo campo; perché da alcuni anni vere e proprie inchieste sui giornali non si leggono; perché se non le pubblica il Corriere, che oltre al nome e alla tradizione ha i mezzi finanziari per svolgerle, non si sa chi altro potrebbe e dovrebbe...

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L’opinione del Corrierista

Da anni le inchieste giornalistiche sono pressoché scomparse dai giornali, soprattutto dai grandi che pure hanno sufficienti mezzi finanziari per compierle. Un’inchiesta costa finanziariamente, ma i giornali sono finiti in mano a pseudo editori e pseudo amministratori interessati a risparmiare non solo denaro ma soprattutto notizie, per carenze culturali ma anche perché dalle inchieste potrebbero emergere oscuri affari, loro e di amici e partner; sono editori quindi...

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L'opinione del corrierista

Gli esempi oggi possono chiamarsi Francesco Alberoni, Roberto Gervaso, Maurizio Costanzo, in passato Enzo Biagi ed altri. Persone, cioè, che da anni ed anni scrivono su quotidiani e settimanali, che spesso sono sempre gli stessi, anche due o tre articoli al giorno. Giornalisti, scrittori o esperti in qualche materia, evidentemente prediletti dagli editori che li impongono, più che dai direttori che si susseguono al contrario della loro firma, che continua ad apparire...

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L’opinione del Corrierista

Quando, il 25 luglio 1943, cadde il fascismo nella drammatica seduta del Gran Consiglio che, esaudendo il desiderio del popolo provato da oltre tre anni di guerra, votò la sfiducia a Benito Mussolini sull’ordine del giorno di Dino Grandi, il direttore del Corriere della Sera Aldo Borelli non era in redazione, in Via Solferino 28 a Milano, e neppure nei pressi. Si trovava a Roma. Appresa la notizia, affittò un’automobile e partì immediatamente per Milano. Giunto a...

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L'opinione del Corrierista

Ma è proprio sicuro che oggi il Corriere della Sera continui a costituire la Bibbia dei giornalisti e degli aspiranti tali? È proprio sicuro che continui ad essere considerato da costoro il «verbum», la parola rivelata, il Vangelo della categoria? Esprimo forti dubbi in proposito perché, a mio giudizio di osservatore recordman del Corsera, non è più così, e neppure di poco: anni luce sembrano ai miei occhi intercorrere dalla stima, dalla considerazione, e non è...

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L'opinione del Corrierista

La nascita del Giorno, il quotidiano milanese fondato nel 1956, fu frutto di un’operazione editoriale, giornalistica o semplicemente politica, anzi lobbistica? A 54 anni da quell’avvenimento la domanda potrebbe sembrare priva di valore. All’epoca fece scalpore, ma chi si ricorda oggi di quella testata? Eppure il mondo della carta stampata e non solo questo, dovrebbe farlo, perché Il Giorno costituisce un tassello esemplare del giornalismo del dopoguerra. L’occasione...

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