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  • Corriere della Sera - Specchio Economico

di Victor Ciuffa

La strada non va più intesa come collegamento tra due città ma come mezzo di valorizzazione del territorio e soprattutto di sviluppo economico. Così la ferrovia, il porto, l’aeroporto. È la nuova filosofia espressa dal ministro dei Trasporti Claudio Signorile a poche settimane dal suo insediamento nel dicastero dei Trasporti. Una filosofia che ispira un disegno di legge che Signorile sottopone oggi all’esame del Consiglio dei...

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L’opinione del Corrierista

 

Il 2014 è stato un anno travagliato per la stampa italiana. E il 2015, appare non da meno. Travagliato, il 2014, per vari motivi, meglio definibili errori. Ma sembra non abbiano insegnato nulla alla categoria dei giornalis ti, nel complesso. È vero che va sempre restringendosi il numero di quanti siano in grado e vogliano imparare qualcosa, mentre cresce quello di chi ritiene di poter svolgere tale attività senza possederne ed anzi senza doverne possedere i...

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L’opinione del Corrierista

Il 30 aprile scorso il Corriere della Sera ha dato ai propri lettori un’altra notizia, oltre alle solite di cronaca nazionale, internazionale e interplanetaria: perché si è consolidato ormai in questi ultimi decenni anche un nuovo settore, quello dello spazio interstellare, nel quale ogni giorno si svolgono un’altra vita e altre attività umane. Quel giorno è cambiato il direttore del grande quotidiano: a Ferruccio De Bortoli è subentrato Luciano Fontana, un «Super...

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di Victor Ciuffa

Più costosi i bagni dei romani nell’imminente stagione delle vacanze? La prospettiva c’è, sia pure limitata. Si riunirà fra qualche giorno la commissione del caro-spiaggia per esprimere un parere sulle richieste avanzate dei gestori degli stabilimenti.

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L’opinione del Corrierista

Commemorato nelle scorse settimane in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa, oltre a una cerimonia organizzata dall’università Bocconi di Milano di cui fu per 18 anni presidente del consiglio di amministrazione, e a qualche articolo dei suoi vecchi commilitoni del Partito Repubblicano, Giovanni Spadolini non ha avuto l’onore di una giusta e doverosa riabilitazione all’interno del grande mondo del Corriere della Sera. Riabilitazione? In riferimento a...

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L’opinione del Corrierista

Sin dall’esordio, nell’ottobre 1900, Luigi Albertini imprime al «Corriere della Sera» un orientamento e una linea politica decisamente antigiolittiani data l’autorevolezza raggiunta dal quotidiano, che avrà conseguenze sulla tenuta del sistema istituzionale, allorquando l’avvento della folla nella vita politica e la diffusione della demagogia estremista determineranno la fine delle libertà.
Giolitti, comunque lo si voglia giudicare, fu un liberale vocato al...

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L’opinione del Corrierista


Nessuno è riuscito a dare una qualunque risposta, nelle ultime settimane, in tutto il mondo politico anzi politico e giornalistico romano in particolare, che è in grande preoccupazione per un inquietante interrogativo che è stato messo in giro in questi giorni e al quale per ora nessuno è riuscito a fornire e a descrivere il destino di un Municipio che è stato commissariato per fatti di malamministrazione pubblica. Veramente ha diffuso un’inquietante ipotesi di...

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di Victor Ciuffa

Si slargano orizzonti alla jeans-agricoltura. Accorrono giovani dalla città ad impiantare vigneti e frutteti, zappare orti, allevare pollame. C’è chi, più intrepido, abbandona piazza del Popolo per i maiali. «Le mucche costano troppo, mezzo milione a capo. Meglio porci e conigli».

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Non so per quali motivi si è verificato il cambiamento, ma un tempo, quando io fui chiamato al Corriere della Sera, ad indicare l'appartenenza, la proprietà, il vertice del giornale, era riportato, in una striscetta dello stesso, un solo nome, quello del direttore responsabile, figura che deteneva sia la direzione dell'attività redazionale sia la responsabilità penale e civile per quanto si pubblicava. Rari erano i giornali che riportavano due nomi, quello del direttore cosiddetto «politico» -

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L’opinione del Corrierista

Occorrerebbe proprio conoscere i criteri con i quali alcuni giornali interpretano la cosiddetta «privacy», ossia il diritto delle persone alla riservatezza. Perché, leggendo le loro cronache, c’è da rimanere sconcertati: a volte nomi e cognomi di persone responsabili di reati vengono omessi del tutto o indicati solo con le iniziali, a volte vengono spiattellati per intero con un corredo di notizie anche estranee alle delittuose azioni compiute. Non parliamo...

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L'opinione del corrierista

Mai avrei immaginato di leggere, in un articolo di fondo di una «firma» illustre del Corriere della Sera e addirittura di un suo ex direttore, Piero Ostellino, termini facenti parte del turpiloquio sia pure comune, quotidiano, sociale e addirittura familiare. Precisamente due termini contenenti ciascuno una doppia zeta, derivanti l'uno dall'altro, pesanti, volgari e del tutto estranei, inutili e superflui in un discorso.
E figuriamoci in un articolo, soprattutto di...

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L’opinione del Corrierista

«Come si può chiedere a un giovane di trasferire quasi la metà del proprio salario a chi va in pensione a 57 anni, dopo 35 anni di lavoro, sapendo che lui stesso percepirà una pensione - in rapporto all’ultimo salario - del 20-30 per cento inferiore a quella di chi oggi beneficia dei suoi contributi?». Questo interrogativo, che poi non è un interrogativo ma un’affermazione fatta con estrema sicurezza e apparente conoscenza della materia, era contenuto il 27 febbraio...

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L'opinione del Corrierista

Forse sarà sempre stato così, ma è anche vero che, per quel che io ricordo, nel Corriere della Sera dagli anni 50 in poi, ossia quando vi ho lavorato, questo non succedeva. Questo che cosa? L’inattendibilità della stampa dovuta al ripetersi in ogni giornale di una serie di paradossi alla lunga squalificanti, che generano sfiducia nei lettori, certamente in quelli più acculturati, che sono i più. Buona parte dell’odierna inattendibilità della stampa, e ancor più...

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L'opinione del Corrierista

C' è un giornale abbastanza diffuso a Roma che pubblica quotidianamente un commento a qualche «fatto del giorno», un commento lungo al massimo una decina o dozzina di righe. I pretesti sono banali ed ancor più i commenti. Che cosa può contenere infatti di nuovo, di intelligente, di informativo e di educativo, un pensierino scritto da una «firma» su un fatto che, se lo sceglie lui e lo tratta così facilmente e brevemente, significa che è avvenuto e che ne è stata...

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L’opinione del Corrierista

Si è celebrata la giornata della libertà di stampa, valore insidiato ed offeso. Il cardine della liberaldemocrazia non è questa o quella legge elettorale, né il bi o il monocameralismo, né la Costituzione scritta o quella di fatto, bensì la libertà di stampa. Molti, troppi, sono i Paesi dove è negata, ma a noi europei dovrebbero preoccupare soprattutto le situazioni contigue e, quindi, a rischio contagio. All’interno della Ue, ad esempio, c’è chi preme per l’ingresso...

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L'opinione del Corrierista

E basta con questi riti centenari celebrati dalla carta stampata, ovvero della Federazione nazionale della Stampa i cui vertici ogni anno, anche se loro all’epoca non esistevano e non ne sanno nulla - e lo dimostrano ampiamente ripetendo sempre le stesse cose scritte da gente scomparsa anche una quarantina di anni fa-, si danno convegno nei luoghi più «sacri» della Patria, il Vittoriano, il Quirinale, per ripetere le stesse scene, le stesse frasi, gli stessi...

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di Victor Ciuffa

Le femministe li hanno contestati furiosamente ma non è affatto per questo che i concorsi di bellezza perdono colpi. Puntualmente ogni estate continua ad essere scandita dal ritmo delle selezioni.

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L'opinione del Corrierista

Una mattina del 1953, nel suo studio di Via Principessa Clotilde presso Piazzale Flaminio, si risvegliò con un’idea nuova. Si vestì in tutta fretta, scese in strada e prese a strappare furiosamente i manifesti pubblicitari dai muri».
«L’illuminazione, così amava chiamarla, arrivò una mattina del 1953. ‘Giravo in Piazza del Popolo, ero in crisi, non volevo più dipingere, poi vedo un manifesto lacerato. Mi fermo, un colpo al cuore. Una specie di choc. Forse è questo il...

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L’opinione del Corrierista

L’ex direttore de Il Giornale Mario Cervi ha pubblicato un libro, edito da Mursia, che costituisce la sua biografia giornalistica, ricca di una grande quantità di notizie e di particolari sull’ambiente in cui ha lavorato per tantissimi anni. Una miniera soprattutto di insegnamenti, uno di quei libri la cui lettura andrebbe prescritta non solo nelle scuole di Giornalismo, ma in tutte le redazioni, soprattutto in quelle televisive. Cervi ha scelto un titolo, «Gli anni...

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L’opinione del Corrierista


Nel settore della televisione in queste settimane è scoppiato un duplice scontro. In realtà la miccia bruciava da decenni, solo che ora è giunta ad attivare due ordigni esplosivi, innescati entrambi dai politici, supremi beneficiari dei programmi ed anzi dell’esistenza stessa della tv, soprattutto di quella di Stato. I due ordigni esplosivi si chiamano: perentorio invito del Governo alla Raitv a ridurre di 250 milioni di euro l’anno i costi operando tagli e attuando...

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