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SENTIRE L'AMBIENTE

CONCORSO «USO E RIUSO»:
IL COBAT CHIAMA I GIOVANI
DELLE SCUOLE ITALIANE
A RIFLETTERE SULLA STORIA
DEL RICICLO


«Con il concorso Uso e Riuso -
ha spiegato Giancarlo Morandi,
presidente del Cobat -
vogliamo stimolare
il mondo della scuola
a guardare, registrare
e raccontare il problema dei rifiuti
e la sua storia; vorremmo accompagnare le generazioni
più giovani
perché comprendano
il rapporto tra ambiente, industrializzazione
e crescita dei consumi».
I giovani possono divenire
gli attivi protagonisti
di comportamenti virtuosi
a favore dell’ambiente

obat da oltre vent’anni si occupa di trattare e riciclare rifiuti «difficili»: pile, accumulatori, apparecchiature elettriche ed elettroniche, pneumatici e moduli fotovoltaici. Senz’altro uno dei sistemi più virtuosi di gestione ambientale eco-compatibile, il Consorzio si estende capillarmente in tutto il territorio nazionale con 6 impianti di riciclo, 90 imprese di raccolta e oltre 400 aziende iscritte, da sempre salvaguardando l’ecosistema dall’inquinamento di sostanze altamente pericolose. Alla mission istituzionale Cobat affianca un forte impegno per la sensibilizzazione della società e dei cittadini verso i temi ambientali e verso il trattamento e il riciclo dei rifiuti pericolosi.
Nell’ambito del tradizionale impegno nasce «Uso e Riuso: consumi e rifiuti nella testimonianza delle generazioni», concorso nazionale rivolto agli Istituti secondari di primo grado di tutta Italia e condiviso con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con quello dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, inserito dai due dicasteri nella Carta di Intenti «Scuola, ambiente e legalità». Scopo dell’iniziativa è portare all’attenzione del mondo della scuola i temi dei rifiuti e della salvaguardia dell’ambiente, problema in essere sin dai tempi più antichi, che «perseguita» l’uomo da migliaia di anni e in forme diverse. È l’altra faccia della medaglia dell’evoluzione umana, una storia istruttiva che vale la pena di conoscere: i rifiuti hanno seguito di pari passo l’evoluzione e il progresso scientifico dell’uomo, diventando sempre più complessi, strutturati e difficili da gestire.
Il concorso «Uso e Riuso» propone agli studenti delle scuole e ai loro insegnanti una sfida: analizzare, documentare e raccontare, attraverso la realizzazione di un filmato di 10 minuti, come è cambiato nel tempo, in particolare negli ultimi decenni, il rapporto dell’uomo con i rifiuti, per capire come le diverse generazioni hanno affrontato di volta in volta il problema. Il progetto offre agli studenti, agli insegnanti, alle famiglie e alle comunità locali un’occasione di confronto e riflessione sull’importanza dell’impegno individuale nella salvaguardia dell’ambiente; ma è anche un modo per cimentarsi con i nuovi mezzi di comunicazione entrati nella quotidianità e nei linguaggi delle nuove generazioni.
«Con ‘Uso e Riuso’–ha spiegato Giancarlo Morandi, presidente di Cobat–vogliamo stimolare il mondo della scuola a guardare, registrare e raccontare il problema dei rifiuti e la sua storia; vorremmo accompagnare le generazioni più giovani a capire cosa è accaduto all’ambiente con l’industrializzazione e la crescita dei consumi. Vorremmo che i giovani tentassero questa esplorazione con i loro familiari e gli altri membri delle loro comunità, perché le ultime generazioni hanno visto cambiare radicalmente l’Italia e il mondo. Il futuro, da questo punto di vista, è nelle mani di tutti noi e dipende dalla competenza che sapremo raggiungere ed esprimere.» Alla realizzazione dell’iniziativa hanno contribuito importanti personalità del giornalismo e della comunicazione. Uno per tutti, Piero Angela, che coadiuvato dal magistrale tratto della matita di Bruno Bozzetto, ha ripercorso in un viaggio nel tempo «animato», la storia dell’affascinante legame che unisce da sempre, in modo indissolubile, l’uomo e i suoi rifiuti. La giornalista televisiva Tessa Gelisio ha collaborato alla messa a punto di una guida informativa indirizzata agli studenti per facilitarli nel realizzare il video, illustrando loro le tecniche e i segreti del mestiere. Tutti i contributi sono a disposizione degli studenti sulla web tv di Cobat all’indirizzo www.cobat.tv. Per gli Istituti e gli studenti, sono stati prodotti materiali informativi, inseriti in un apposito kit, contenente anche il dvd con il filmato a cura di Piero Angela.
Per Cobat, il concorso ha comportato un impegno organizzativo e finanziario: il montepremio per i vincitori è ricco e soprattutto utile. Il concorso si articola su due livelli, uno regionale e l’altro nazionale; i filmati, uno per ciascun Istituto partecipante, dovranno pervenire presso gli uffici del Cobat entro il 30 maggio 2012. Due giurie, una regionale e una nazionale - composte da personalità istituzionali e del mondo del giornalismo e dell’informazione, coadiuvate dai vertici di Cobat - valuteranno i materiali inviati assegnando a ognuno un punteggio sulla base di precisi criteri: l’interesse e l’attinenza ai temi trattati, l’efficacia comunicativa degli elaborati, l’originalità della proposta creativa e il numero di studenti coinvolti in rapporto alla popolazione scolastica dell’Istituto di provenienza.
I filmati vincitori a livello regionale si aggiudicheranno 40 premi del valore di 10 mila euro ciascuno, con la formula del saldo di fatture d’acquisto; essi concorreranno a livello nazionale per aggiudicarsi gli ulteriori 5 premi del valore complessivo di 100 mila euro. Tutti i filmati saranno pubblicati sulla web tv accessibile dal sito Cobat www.cobat.it. Rivolgendosi agli studenti delle scuole di istruzione secondaria di primo grado, Cobat chiama in questo modo i giovani a rendersi protagonisti della diffusione e della promozione di comportamenti virtuosi nelle abitudini quotidiane, comportamenti che da soli possono dare un forte contributo alla difesa dell’ambiente.

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