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ACQUIRENTE
UNICO


PAOLO VIGEVANO: TERZO
PACCHETTO ENERGIA, RIFLETTORI PUNTATI SUL CONSUMATORE

 

di Paolo Vigevano, amministratore
delegato di Acquirente Unico spa

L’amministratore
delegato di Acquirente
Unico spiega come
il Terzo Pacchetto
possa sviluppare i flussi
informativi fra gli
operatori nel mercato
elettrico e accrescere
la fiducia in esso


Italia procede con decisione verso la realizzazione di un mercato del gas naturale e dell’energia elettrica, che sia più concorrenziale e a favore dei consumatori. A questo riguardo il «Terzo pacchetto» in materia di energia (il decreto legislativo 93/2011), mira ad adeguare il quadro normativo per una maggiore competizione, con migliori servizi e minori prezzi. Inoltre lo sviluppo e il miglioramento dei flussi informativi tra operatori, procedure sempre più efficaci e brevi per le risoluzioni delle controversie, uniti ad investimenti mirati, faranno sì che il consumatore possa svolgere un ruolo sempre più attivo nel mercato.
Domanda. Per capire meglio la situazione dei mercati energetici in Italia, a che punto è la liberalizzazione dopo oltre 10 anni dal suo avvio?
Risposta. Il percorso fin qui compiuto ha portato indubbiamente risultati positivi come, ad esempio, le opportunità di scelta per i consumatori e l’entrata sulla scena competitiva di nuovi operatori. In Italia, però, i mercati energetici hanno ancora molta strada da percorrere per ridurre il divario di prezzo dell’energia elettrica con gli altri principali Paesi europei, che continua ad essere elevato nonostante il forte sviluppo della competitività tra gli operatori. Occorre agire per migliorare la diversificazione del mix energetico e per ridurre la dipendenza del nostro Paese dalle importazioni di fonti costose, dipendenti dall’andamento del prezzo del petrolio.
D. Che ruolo gioca la concorrenza nel perseguimento del benessere del consumatore?
R. La concorrenza è, senza dubbio, il primo fattore di tutela del consumatore, che si esplica attraverso l’esercizio dei diritti di scelta. A questo scopo, nel processo di liberalizzazione, non ci si è limitati a conferire al cliente solo la facoltà di cambiare fornitore, ma si è ritenuto indispensabile promuovere la sua capacità di valutare correttamente le opportunità che le diverse situazioni di mercato possono offrire, sia in termini di prezzi dei servizi che degli standard di qualità degli stessi.
D. Come si raccorda il quadro di regole nazionale con le prescrizioni che vengono dall’Europa per la realizzazione di un mercato unico europeo?
R. In Italia dal 2007 tutti i consumatori, come avviene in quasi tutti gli Stati membri, possono scegliere liberamente il loro fornitore di energia elettrica. Questa previsione è supportata dal riconoscimento per le famiglie e i piccoli consumatori di un diritto ad avere forniture a prezzi equi, il cosiddetto «servizio universale». A tal fine in Italia è stato stabilito, per il servizio di Maggior Tutela, che le condizioni economiche di riferimento sono definite dall’Autorità e aggiornate trimestralmente sulla base dei costi che AU sostiene per approvvigionare il fabbisogno sui mercati all’ingrosso dell’energia elettrica.
D. Come intervengono i poteri pubblici, in primis l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, per rendere la liberalizzazione un processo sostanziale, e non solo formale, di apertura del mercato alla concorrenza?
R. Gli interventi che le Istituzioni attuano in questo senso possono essere così riassunti: anzitutto stabilendo le regole alle quali devono adeguarsi gli operatori nel mercato; poi intervenendo per il rispetto delle regole e definendo, per questo scopo, azioni repressive e sanzionatorie; infine, provvedendo alla risoluzione delle controversie tra consumatori e esercenti.
D. Ad oggi, cosa si è fatto concretamente in questa direzione?
R. Numerose sono le attività e le disposizioni che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha definito a favore dei consumatori. Mi limito a ricordare quelle che vedono direttamente coinvolto l’Acquirente Unico: il Sistema Informativo Integrato e lo Sportello per il consumatore di energia. Con il primo verranno superate le difficoltà fino ad oggi riscontrate nello scambio di dati tra gli operatori, favorendo così sia il cambio del fornitore che lo sviluppo della concorrenzialità, con benefici immediati sia per i consumatori che per gli operatori. Il secondo, invece, può essere considerato uno dei più importanti centri di tutela all’interno delle P.A. Lo Sportello fornisce informazioni sui mercati dell’energia e sui diritti dei consumatori, aiutando a capire come beneficiare dalla liberalizzazione; oltre ad aiutare a risolvere tempestivamente le controversie tra clienti e operatori.
D. In merito alle controversie tra consumatori e fornitori, quali sono le novità contenute nel «Terzo Pacchetto Energia» dall’Unione Europea?
R. Il decreto contiene previsioni volte ad assicurare la più ampia informazione al consumatore sui propri diritti, la normativa in vigore e le modalità di risoluzione delle controversie, sia nel settore del gas che in quello elettrico. Inoltre dispone che l’Autorità assicuri il trattamento efficace dei reclami e delle procedure di conciliazione dei clienti finali, nei confronti dei venditori e dei distributori di gas naturale e di energia elettrica, avvalendosi dell’Acquirente Unico, e vigili affinché siano applicati i principi in materia di tutela dei consumatori.
D. Sempre in termini di «tutela degli interessi dei consumatori», quali altre scelte ha adottato il legislatore italiano con il recepimento del «Terzo Pacchetto Energia»?
R. Le disposizioni contenute nel D. Lgs. sopra citato confermano il mantenimento del regime di Maggior Tutela e quindi la validità del ruolo e dell’attività dell’AU. La possibilità per il consumatore, passato al mercato libero, di rientrare nel Mercato Tutelato, obbliga le imprese operanti in quello libero a confrontarsi con il regime di tutela.
D. Come si evolverà, nel tempo, l’attuale sistema di tutele?
R. Uno dei primi effetti dell’attuazione del «Terzo Pacchetto Energia» è l’introduzione, dal 1° gennaio 2012, di un sistema costante di monitoraggio per la raccolta di dati sulla vendita di energia elettrica e di gas alle famiglie e ai clienti di piccole dimensioni, sul grado di apertura, sulla concorrenzialità e sulla trasparenza del mercato, nonché il livello di partecipazione e di soddisfazione dei clienti finali.
D. Nel futuro, l’evoluzione tecnologica aiuterà il consumatore?
R. Certamente sì e lo confermano gli investimenti che si stanno attuando per lo sviluppo delle «reti intelligenti». Il primo passo, in questa direzione, sono sicuramente i moderni contatori elettronici, con i quali i consumatori potranno sempre più controllare e modulare i propri prelievi di energia elettrica, in risposta all’andamento dei prezzi di ciascuna ora del giorno della settimana, contribuendo così ad una riduzione dei costi in bolletta.
D. In conclusione, quali sono le priorità nei prossimi passi?
R. Senza dubbio serve una strategia energetica nazionale, nel cui ambito i futuri investimenti devono consentire maggiore competizione che porti ad accrescere i benefici nel settore elettrico. Per quanto riguarda l’evoluzione dei sistemi di tutela, assieme alla diffusione di un’adeguata informazione ritengo che il mantenimento di forme di protezione, come il diritto alla maggior tutela, rafforzi la fiducia del consumatore nel mercato libero e agevoli il corretto gioco competitivo tra gli operatori.

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