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SPECCHIO

 

INALCA PRODURRÀ ENERGIA
CON LE BIOMASSE


Lo stabilimento Inalca di Castelvetro di Modena

 

La società Inalca del Gruppo Cremonini, principale operatore italiano nel settore delle carni bovine, ha richiesto le autorizzazioni per realizzare un impianto per la valorizzazione energetica di biomasse di origine animale, derivanti da scarti dell’attività di macellazione, all’interno dello stabilimento di Castelvetro di Modena. Come previsto dalla normativa, la società ha formalmente reso pubblico il progetto lo scorso 31 agosto, in occasione dell’avvio della procedura per la valutazione di impatto ambientale. L’iter dell’approvazione richiederà diversi mesi e in questo periodo sarà possibile informare adeguatamente le comunità coinvolte sui notevoli vantaggi ambientali del nuovo impianto, che consiste in un sistema avanzato di valorizzazione completa e articolata delle biomasse. È previsto, infatti, il trattamento preliminare delle biomasse tramite bollitura e il successivo uso come combustibile della sola frazione grassa in due moderni motori a scoppio per la cogenerazione. Si tratta della versione più avanzata ed efficiente degli analoghi motori alimentati a metano esistenti e funzionanti da oltre 15 anni in tutti gli stabilimenti dell’Inalca per la produzione di calore ed energia elettrica. In tal modo sarà possibile ridurre il consumo energetico degli impianti migliorandone l’efficienza mediante la contemporanea produzione di elettricità e calore ed usando una  fonte rinnovabile al posto del metano. In altri termini, il progetto permetterà di raggiungere lo scopo principale del recupero interno delle biomasse non commestibili provenienti dagli stabilimenti del gruppo, producendo energia elettrica da fonte rinnovabile ed evitando nello stesso tempo costose e inefficienti forme di smaltimento in stabilimenti esterni al gruppo. Per realizzare l’impianto è previsto un investimento di oltre 6 milioni di euro. Alimentato da fonte rinnovabile, il nuovo cogeneratore avrà una potenza installata di 5 megawatt di elettricità con una produzione di oltre 20 mila megawatt, e permetterà un abbattimento di oltre il 10 per cento delle emissioni di CO2, pari a circa 8 mila tonnellate di anidride carbonica in meno immesse nell’atmosfera all’anno. Trattandosi di produzione di energia da fonte interamente rinnovabile, l’impianto permetterà di garantire un corretto uso  dei certificati verdi. L’Inalca sottolinea come in questo caso l’energia verde si ottiene da prodotti comunque destinati allo smaltimento, al contrario di altri impianti che sottraggono prodotti idonei ad entrare nella catena alimentare usandoli per scopi energetici, ad esempio il mais. Grazie a queste attività nel campo delle fonti rinnovabili l’Inalca è stata premiata dalla Coop nell’ambito del progetto «Coop for Kyoto». (Eli. Man.)
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