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FILIPPO BAGNATO: ATR, VOLARE NEL MONDO CON VELIVOLI
DI TRASPORTO REGIONALE


Filippo Bagnato, amministratore
delegato dell'ATR

Operando con un velivolo ATR
in luogo di un jet regionale,
una compagnia aerea può risparmiare in un anno
l'equivalente della capacità
di CO2 assorbita
dai parchi di Roma

perando con un velivolo ATR in luogo di un jet regionale, una compagnia aerea può risparmiare in un anno l'equivalente della capacità di CO2 assorbita dai parchi di Roma. Fondata nel 1981, l'ATR - joint venture paritaria tra due grandi produttori aeronautici europei, l'Alenia del Gruppo Finmeccanica e l'Eads - opera nel mercato dei turboelica tra i 50 e i 74 posti. Il primo prototipo, un ATR 42, fece il volo inaugurale il 16 agosto 1984 e il primo volo commerciale nel dicembre 1985; da allora il costruttore europeo di aerei regionali turboelica ha venduto oltre 1.200 aerei, che sono impiegati da 175 operatori di 94 Paesi ed hanno accumulato oltre 21 milioni di ore di volo.
In occasione dell'Assemblea generale dell'Era (European Regions Airline Association), l'amministratore delegato Filippo Bagnato ha comunicato i seguenti dati: dall'inizio dell'anno la compagnia ha acquisito ordini per 145 velivoli più opzioni per ulteriori 72 ed ha registrato ordini fermi per 145 aerei e opzioni per altri 72; l'importo è valutato in 3,2 miliardi di dollari (4,8 miliardi includendo le opzioni). Tali cifre rappresentano un nuovo record annuale, risalendo quello precedente al 2007, con 113 ordini fermi e 26 opzioni.
I 145 ordini fermi costituiscono oltre l'80 per cento del totale delle vendite di aerei regionali (tra i 50 e i 90 posti) dall'inizio dell'anno, e corrispondono all'acquisizione di sei nuovi clienti. Ciò porta l'ATR ad un altro record: quello di un portafoglio ordini di 275 velivoli del valore stimato in 6,2 miliardi di dollari, pari a quasi 4 anni di produzione, che rappresenta il 68 per cento dell'intero portafoglio ordini per aerei regionali tra i 50 e i 90 posti e conferma il ritorno d'interesse per la tecnologia turboelica.
«Questo record di vendite ad anno non ancora concluso sottolinea ancora una volta l'idoneità del nostro prodotto a soddisfare le esigenze del trasporto regionale, in continua crescita in tutto il mondo–ha affermato Bagnato–. In termini di economia, ecologia, prestazioni e comfort, gli aerei ATR, e in particolare quelli della nuova serie 600, sono diventati il nuovo standard di riferimento in campo mondiale per le compagnie regionali. Gli ATR permettono ai nostri clienti di continuare a produrre profitti, soprattutto grazie ai loro bassi costi d'esercizio. Siamo lieti di constatare come la tecnologia turboelica torni a convincere le compagnie e come gli sviluppi dei nostri prodotti siano apprezzati sia dalle aerolinee che dai passeggeri».
L'amministratore delegato di ATR ha anche affermato che «il 2011 conferma il crescente interesse delle società di leasing per i nostri velivoli. Queste, infatti, rappresentano quasi un quarto degli ordini di quest' anno. Gli ATR, che rappresentano un investimento finanziario per questi investitori, offrono vantaggi competitivi in termini di redditività dell'investimento e godono di un elevato valore residuo, fattori determinanti per tale categoria di clienti. Il valore di un velivolo sul mercato secondario è direttamente correlato alla sua diffusione geografica e al numero di aviolinee che lo utilizzano. Peraltro, l'organizzazione ATR è il frutto di 30 anni di esperienza e di sviluppo di competenze molto varie come la commercializzazione su base mondiale, il finanziamento alle vendite, il supporto tecnico postvendita, la vendita di ricambi e servizi tecnici, la formazione di piloti e meccanici. Una collaudata organizzazione permette ad ATR di assistere 170 operatori in 90 paesi, 24 ore su 24, 7 giorni su 7».
Diverse le operazioni recenti, a partire dall'accordo con la Uni Air, sussidiaria della Eva Air, con base a Taiwan, per l'acquisto di 10 ATR 72-600, le cui consegne cominceranno alla fine del prossimo anno. La compagnia equadoregna Tame ha ottenuto la consegna del primo ATR 42-500 sulla base di un accordo dell'importo di 54 milioni di dollari, avente ad oggetto questo ed altri due velivoli. La Tame sarà in grado di collegare aree nel territorio ancora prive di hub. «Siamo oggi gli unici–ha sottolineato Filippo Bagnato–a proporre al mercato velivoli di tale capacità».
Altre operazioni di rilievo sono condotte in Brasile. L'ATR 72-600 è il primo aereo regionale ad essere consegnato ad un cliente sudamericano, la compagnia aerea Azul, che l'ha ricevuto a Tolosa. L'accordo ha dimensioni maggiori, in quanto ha per oggetto 30 velivoli ATR 72-600s, con l'opzione di 10 ulteriori mezzi. Con la consegna del primo, Azul diviene uno dei primi operatori di nuova generazione a servirsi degli aeroplani ATR, coprendo già alcune città con 8 ATR 72.
Un'altra compagnia brasiliana, la Trip Linhas Aéreas, ha acquistato 18 nuovi ATR 72-600, includendo l'opzione per 22 mezzi ulteriori e l'entrata in servizio del primo di essi nel prossimo ottobre. In questo modo la Trip ha superato, con 51 velivoli ATR, la statunitense American Eagle che con 39 mezzi è stato il maggior utilizzatore ATR nel mondo. Ad oggi operano in Brasile 50 aeroplani ATR, in breve tempo destinati ad aumentare. Per Bagnato, oltre a provare le nuove cabine «Armonia», i brasiliani possono usufruire dei migliori prezzi che la maggior competitività data dal Paese consente di proporre.

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