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ABBOTT ITALIA: BIOTECH,
UN'INDUSTRIA IN CONTINUA CRESCITA


La sede dell'Abbott Italia a Campoverde di Aprilia

Fare il punto sulla medicina del futuro e in particolare su aree terapeutiche quali nefrologia, virologia, oncologia, tecnologie cardiovascolari, sviluppare biotecnologie in diversi campi, produrre nuovi farmaci, creare collaborazioni con la comunità scientifica: questi gli obiettivi di un convegno organizzato dall'Abbott cui hanno partecipato, lo scorso mese a Roma, i massimi esponenti del mondo istituzionale, della Salute e delle Università. «Nell'attuale contesto economico ci è sembrato doveroso promuovere un dibattito su come continuare ad attrarre investimenti in Italia. Il settore della salute, che sta all'avanguardia nell'innovazione con elevato valore sociale oltreché economico, merita una chiara programmazione e specifici incentivi in un contesto di certezza delle regole. L'Abbott in Italia ritiene che vi siano gli elementi per farlo con successo, ma è necessario che tutti gli attori in questo campo facciano la propria parte», ha spiegato Fabrizio Greco, amministratore delegato della società in Italia. Il calo di produttività nella ricerca non può essere vinto con le sole risorse interne di un'azienda, occorre individuare nuovi partner esterni e nuovi modelli di sviluppo. «Esiste in Italia un'industria capace di produrre innovazione, impresa e occupazione, e che nei prossimi anni dovrà sostenere il rilancio competitivo del Paese; è il biotech. Nonostante la difficile congiuntura, in Italia è in continua crescita e rappresenta una solida attività industriale in vari campi», ha detto Alessandro Sidoli, presidente dell'Assobiotec. L'Italia è il terzo Paese in Europa per numero di imprese del settore, le quali, prevalentemente piccole ma innovative, hanno notevoli capacità di far fruttare gli investimenti e contano su competenze molto specialistiche. L'Abbott ha in corso oltre 350 studi clinici con 7 mila scienziati impegnati in 25 centri di ricerca nel mondo; nel 2010 ha investito 3,7 miliardi di dollari in ricerca. In Italia ha in corso 40 studi su farmaci in oltre 130 centri pubblici e privati. Fu fondata nel 1888 da Wallace C. Abbott, ha sede a Chicago, è presente in 130 Paesi, nel 2010 ha fatturato 35,2 miliardi di dollari e destinato 3,7 miliardi allo sviluppo; conta 90 mila dipendenti. Costituita nel 1949, l'Abbott Italia impiega più di 2 mila persone, ha sede centrale a Campoverde di Aprilia e sedi a Roma, Grugliasco e San Donato Milanese. (Elis. Man.)

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