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RETRO
SPECCHIO

 

CANTO BAROCCO NEL CASTELLO RUSPOLI
DI VIGNANELLO


Castello Ruspoli di Vignanello durante il Concorso

Promosso dal Centro Studi Santa Giacinta Marescotti, con la partecipazione di Donna Giada Ruspoli, il III Concorso Internazionale Principe Francesco Maria Ruspoli è stato caratterizzato quest'anno da due sezioni, una di Canto barocco e una di Musicologia, entrambi dedicate al Principe Francesco Maria Ruspoli, grande mecenate e personalità di spicco del Barocco romano. La sezione di canto ha visto attribuire la vittoria al finalista Filippo Mineccia, controtenore, nato nel 1981 a Firenze. Filippo ha iniziato gli studi musicali molto presto nella Scuola di musica di Fiesole, cantando come voce bianca nel coro polifonico; nel luglio 2008 si è diplomato in canto con il massimo dei voti e con la lode sotto la guida del Maestro Gianni Fabbrini e della prof.ssa Donatella Debolini nello stesso Conservatorio che attualmente lo guida nel Biennio specialistico. La sua vittoria è stata decretata il primo ottobre scorso nel Castello Ruspoli di Vignanello, in provincia di Viterbo, da una giuria composta dal direttore artistico Sergio Casoy, da Raffaella Milanesi, Roberto Duarte, Egidio Saracino, Manuel Granatiero e Gloria Banditelli presidente della giuria. Il vincitore ha ricevuto un premio di 2 mila euro e una targa realizzata dall'artista di Vignanello Walter Togni. Ad aggiudicarsi invece il premio nella Sezione Strumentale è stata Chiara Pelliccia, studiosa dell'Università Tor Vergata di Roma. Nata nel 1981 a Subiaco in provincia di Roma, Chiara è stata scelta per il suo lavoro che affronta per la prima volta l'intera produzione delle 34 cantate da camera di Lulier, personaggio significativo e finora poco studiato dell'ambiente delle corti romane tra Sei e il Settecento. Il saggio dal titolo «Giovanni Lorenzo Lulier» (1660-1700 circa) e la cantata da camera tra le corti di Benedetto Pamphilj e Pietro Ottoboni costituiscono uno studio su materiali inediti provenienti da biblioteche italiane e straniere, condotto con competenza musicologica, metodo e adeguato stile narrativo, che contribuisce in modo significativo alla riscoperta in corso del repertorio della cantata da camera italiana tra il Sei e il Settecento. La giuria composta da Giorgio Monari in qualità di presidente, da Dinko Fabris e da Manuel Carlos de Brito ha premiato il lavoro di Chiara Pelliccia alla quale è stato consegnato un premio in denaro di 500 euro e la targa dell'artista Walter Togni.

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