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RETROSPECCHIO


IntesaSanpaolo: accolto il ricorso di antisindacalità


La sentenza del Tribunale di Torino, che accoglie il ricorso di antisindacalità in merito alla procedura avviata da Intesa Sanpaolo per la cessione di Banca Depositaria a State Street, costituisce il riconoscimento del valore dell’accordo seguito alla costituzione del Consorzio Intesa Group Services. L’iniziativa, secondo un comunicato delle otto sigle sindacali del primo tavolo di confronto nel Gruppo Intesa Sanpaolo (Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Silcea, Sinfub, Ugl, Uilca), si è resa necessaria per impedire a Intesa Sanpaolo di aggirare l’accordo e svilire le garanzie che esso attribuisce ai lavoratori del Consorzio. La sentenza conferma quindi la validità di tali tutele per tutti gli 8 mila lavoratori del Consorzio e non solo per quelli coinvolti dalla cessione di Banca Depositaria. «Auspichiamo che quanto avvenuto–conclude il comunicato sindacale–sia motivo di profonda riflessione da parte dell’azienda rispetto alle logiche chiuse e restrittive con cui interpreta le relazioni sindacali nel Gruppo Intesa Sanpaolo. In proposito da tempo la Uilca chiede che si recuperi uno spirito di partecipazione, di condivisione delle scelte e di riconoscimento del ruolo delle organizzazioni sindacali che operano con senso di responsabilità e con metodo costruttivo».

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