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RETROSPECCHIO


Bologna: il ricco programma dell’Interporto

Foto aerea dell’Interporto di Bologna


Nonostante la flessione registrata nel corso del 2009 dal traffico merci ferroviario e camionistico, causata dalla recessione economica nazionale e internazionale, e la razionalizzazione del servizio ferroviario soprattutto nel settore dell’intermodalità terrestre, l’Interporto di Bologna ha svolto un’azione diretta a valorizzare adeguatamente tutti i settori di attività e ad individuare, grazie a un’attenta analisi del mercato nazionale e internazionale, possibilità di ripresa e di sviluppo nell’ambito del trasporto ferroviario. Negli ultimi mesi la flessione del traffico si è progressivamente attenuata e si sono raggiunti risultati analoghi a quelli dell’anno precedente. L’attenuazione della crisi economica ha consentito all’Interporto di dedicarsi ai programmi per il 2010, che prevedono: la consegna a un’impresa locale di circa 22 mila metri quadrati di nuovi magazzini per la logistica, i primi dotati di una cella frigorifera a 24 gradi sotto zero; le trattative per la concessione di altre aree con l’obiettivo di completare entro tre anni il secondo piano particolareggiato di sviluppo; la definizione, entro l’anno, da parte delle Amministrazioni locali degli strumenti urbanistici per attuare il terzo Piano particolareggiato. Dallo scorso maggio è in funzione un impianto fotovoltaico dalla potenza di un megawatt, realizzato dall’Interporto, mentre si sta trattando per l’installazione, entro il 2010, di altri impianti su 80 mila metri quadrati di fabbricati dell’Interporto; entro l’anno sarà realizzato un secondo varco di accesso e saranno potenziate le infrastrutture di sorveglianza e di sicurezza; saranno accolti i servizi di cinque società ferroviarie operanti nei 585 mila metri quadrati dei terminal di Trenitalia, Nord Cargo, Rail Italia, Ferrovie Emilia Romagna, RTC-Rail Traction. Nel 2009 sono state attivate nuove connessioni ferroviarie con gli Interporto di Jesi, Bologna, Pomezia e Nola. E continua il coinvolgimento dell’Interporto bolognese in progetti internazionali. Germania ed Est Europa sono mercati di sbocco rilevanti per le imprese della regione. Una stretta collaborazione è stata adottata con gli enti locali, l’Università di Bologna, associazioni industriali e commerciali. «Nel 2009 abbiamo seminato per il 2010, che ci auguriamo più positivo dal punto di vista economico», ha affermato il presidente della società Alessandro Ricci.
Fer. Bru.

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