back


AFFARI E CULTURA.
MOSTRE, PRESENTAZIONI, AVVENIMENTI ECC.


a cura di Romina Ciuffa

 

 

 

Il peso psicologico dei corpi
di Egon Schiele e l’introspezione nella Vienna del XX secolo


«Autoritratto con
alchechengi», 1912


«Moa», 1911

«Nudo disteso», 1917

A Milano arriva Egon Schiele al Palazzo Reale dal 25 febbraio al 6 giugno con circa 40 dipinti e opere su carta accompagnate da altrettanti capolavori di Klimt, Kokoschka, Gerstl, Moser e altri protagonisti della cultura viennese del primo Novecento. La mostra ricostruisce, attorno alla figura di Schiele, il clima culturale di Vienna nei primi anni del XX secolo, partendo dalla fondazione della Secessione, attraversando le tendenze espressioniste della generazione successiva, fino al 1918, anno della fine della prima guerra mondiale e della morte di Klimt e Schiele. È data l’occasione di ammirare opere per la prima volta riunite in un unico progetto e di intendere la spettacolarizzazione della fisicità dei corpi come tramite verso l’interiorità dei personaggi e il loro peso psicologico.

Mostrare ciò che non si può vedere
è il compito della pittura
invisibile di De Chirico

Dall’alto: Alberto Savinio, «La nave smarrita», 1928; René Magritte, «La condizione umana», 1967; Giorgio De Chirico, «Paesaggio romano», 1922

Dal 26 febbraio al 18 luglio la mostra a Palazzo Strozzi «Uno sguardo nell’invisibile» - così chiamata perché per Giorgio De Chirico lo scopo della pittura era «far vedere ciò che non si può vedere» - racconta l’avventura artistica di questo artista e la duplice influenza che la sua pittura ebbe nell’arte moderna. Attraverso 100 opere la rassegna mette in evidenza «la rivoluzione copernicana» operata da De Chirico nell’arte del XX secolo dando un taglio netto alle prospettive di ricerca esaurite del cubismo e delle avanguardie formali, unendo alcune tra le più celebri opere del periodo metafisico di De Chirico con i dipinti di Carrà e Morandi, René Magritte, Max Ernst e Balthus oltre alle opere di Niklaus Stöcklin, Arturo Nathan, Pierre Roy e Alberto Savinio, che sulla strada aperta da De Chirico si mossero in un ambito espressivo in bilico tra Metafisica, Realismo magico, Surrealismo e Neo-Romanticismo.

‘900, La Collezione infinita



Sopra, Renato Guttuso, «La partenza del vapore»; sotto, Mario Schifano, «Al mare»

Più di 12 milioni di opere archiviate in un fondo sul Novecento: si tratta della Collezione dello CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma). Fino al 25 aprile è possibile accedere alla mostra «Novecento. Arte, fotografia, moda, design, architettura» inaugurandosi nel contempo un nuovo spazio espositivo a Parma, il restaurato Palazzo del Governatore nel cuore della città. Lo storico edificio riapre con questa esposizione e sarà interamente dedicato all’arte moderna e contemporanea. Il restauro ha consentito il recupero di oltre 3 mila metri quadrati di superficie espositiva.

Caravaggio vs. Caravaggio

«Suonatore
di Liuto»


«Amor vincit Omnia»

Nel 400esimo anniversario, dal 18 febbraio le Scuderie del Quirinale ospitano il Caravaggio offrendo al pubblico la produzione certa, una carrellata di quadri dalla tecnica, dalla visione e dall’innovazione che ne fecero un pittore unico. L’intera carriera artistica di Caravaggio sarà rappresentata lungo i due piani espositivi delle Scuderie in un ordine non strettamente cronologico, ma diretto ad esaltare il confronto tra temi e soggetti caravaggeschi, come, in ambito sacro, alcune delle grandi pale d’altare romane e altre del periodo siciliano o, accanto ad opere conosciutissime, altre più rare e di difficoltosa visione, raramente concesse per mostre a carattere temporaneo.

Carnera vs. Capponi

Il pugile Primo Carnera
in un ritratto futurista
di Cleto Capponi

Ascoli Piceno

Nel Palazzo dei Capitani del Popolo Ascoli Piceno ospita fino al 21 febbraio, a conclusione delle celebrazioni per il centenario di quel movimento artistico, la mostra «Futurismo inedito, i ritratti nascosti», uno spaccato sulle opere di Cleto Capponi, Ivo Pannaggi, Sante Monachesi, Gerardo Dottori e Giacomo Balla, corredato dalla testimonianza di Maurizio Capponi, figlio dell’artista. 50 opere di cui più di 30 disegni dei primi anni Trenta di Cleto Capponi, artista nato ad Ascoli, irriverente ritrattista dei vip dell’epoca. L’incontro di pugilato del campione Primo Carnera ad Ascoli consentì a Capponi, 22enne, di farne un ritratto che pubblicò sul Messaggero, facendosi notare e producendo una lunga serie di disegni dei personaggi di rango.

Da Aristotele al Cavaliere Jedi

L’uomo nello spazio

Nebulosa

«Spaziale! Astronomia in mostra», a Trento fino al 30 giugno, costituisce un viaggio coinvolgente lungo l’evoluzione dell’astronomia, dagli esordi fino al futuro nella rappresentazione che si è andata creando l’umanità. Lo propone il Museo Tridentino di Scienze Naturali articolandolo in cinque sezioni: dal pensiero antico introdotto da Aristotele, agli scienziati del passato introdotti da Isaac Newton, al pensiero moderno presentato da Edwin Hubble, padre della cosmologia, al pensiero futuro e alle ricerche, di cui è testimonial Joclyn Bell, scopritrice delle pulsar, fino alla fantascienza, tema introdotto da un Cavaliere Jedi di Guerre Stellari.

Dissolvente Richter


Gerhard Richter, «Eule»

Gerhard Richter, «Brücke (am Meer)»

A Firenze, il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Palazzo Strozzi ospita dal 20 febbraio al 25 aprile la mostra «Gerhard Richter e la dissolvenza dell’immagine nell’arte contemporanea»: 11 opere di uno dei più significativi artisti del secondo Novecento a confronto con quelle di 7 artisti contemporanei, legati a lui - pioniere nel portare all’estremo la dissoluzione - da una profonda sfiducia nei confronti dell’immagine come veicolo di verità.

Persia non persa

 

Una delle fotografie in mostra

In corso fino, al 5 aprile, la mostra «La Persia Qajar - Fotografi italiani in Iran 1848-1864», organizzata a Roma dall’Istituto Nazionale per la Grafica nella propria sede di Via della Stamperia in occasione delle celebrazioni del 35esimo anniversario della fondazione, è dedicata all’attività di un gruppo di fotografi italiani che operarono in Persia sotto il regno di Nâseroddin Shah, della dinastia Qajar. Sono oltre cento fotografie, disegni, litografie e dipinti coevi, realizzati da illustratori italiani. Costituendo la più precoce documentazione nota di molti aspetti rilevanti del mondo cagiaro, la testimonianza fotografica italiana si presenta anche come caso emblematico ed esemplificativo delle relazioni che hanno caratterizzato lo scambio tra le due differenti culture. A complemento, l’esposizione propone alcuni documenti e suggestivi reperti relativi alla fortunata missione in Persia del 1862.

Nuovi spazi per sentire


Andrew Schoultz, «Free Market Explosion»

Ben Grasso, «After Gold Rush»

Fino al 27 febbraio è in corso la mostra inaugurale di un nuovo spazio espositivo milanese. La Jerome Zodo Contemporary sceglie una collettiva di artisti e li raccoglie attorno a un titolo, «(Ex)communicate». Il progetto ha selezionato, tra gli altri, Terry Chatkupt, Zackary Drucker, Ben Grasso, Tigran Khachatryan, Simon Senn, Andrew Schoultz, Federico Solmi, Bertold Stallmach, ossia artisti che condividono la filosofia della galleria, consistente nel restituire un ruolo centrale al fruitore dell’opera d’arte.

back