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RETROSPECCHIO


Telemedicina con «valigetta», ossia posto-letto virtuale

Il Servizio di Telemedicina del San Giovanni


Inaugurato lo scorso mese, il Nuovo Servizio di Telemedicina dell’Azienda ospedaliera San Giovanni-Addolorata di Roma opererà anche per strutture non sanitarie come le carceri circondariali del Lazio, le case famiglia, la Comunità di Sant’Egidio e perfino con il St. John’s Hospital in Tanzania. L’annuncio è stato dato dal direttore generale dell’ospedale prof. Luigi D’Elia. «La Telemedicina–ha detto–può essere un mezzo alternativo al decentramento delle competenze specialistiche sul territorio con modalità fisiche. Come dimostrano i rapporti con i centri medici ospedalieri della Tanzania, il decentramento in modo virtuale delle competenze specialistiche può ottenere notevoli e tempestivi risultati con minori costi». Il Servizio offre, per patologie e pazienti selezionati, un’alternativa al ricovero ospedaliero senza rinunciare all’eccellenza della diagnostica e del trattamento. A fine 2009 grazie al Servizio di Telemedicina l’ospedale romano aveva già curato 339 pazienti ad ognuno dei quali era stata consegnata una valigetta con alcune apparecchiature biomedicali e un computer palmare che mantengono l’assistito in costante contatto con l’ospedale. Ogni valigetta può paragonarsi a un posto letto virtuale.
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