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RETROSPECCHIO

Tagliati con ultrasuoni i tessuti per i pavimenti

Una pavimentazione tessile InterfaceFlor


Ai primi posti nel mondo nelle pavimentazioni tessili, l’InterfaceFlor allarga i confini della produzione sostenibile introducendo due tecniche d’avanguardia dirette a ridurre significativamente gli scarti dei propri impianti produttivi in Europa. L’azienda ha installato una nuova macchina da taglio a ultrasuoni che, basata su avanzate tecnologie della Nasa, raddoppierà la produzione ed eliminerà ogni anno centinaia di tonnellate di scarti produttivi. Inoltre ha sviluppato un sistema chiamato Cool Green che consente per la prima volta di riusare gli scarti delle quadrotte tessili per realizzare nuovi prodotti. Il sistema non solo riduce la quantità di materiale da inviare alla discarica, ma introduce una nuova modalità di produzione nel mercato europeo. L’adozione delle nuove tecnologie ha l’obiettivo di far diventare entro il 2020 l’InterfaceFlor la prima azienda del mondo completamente «sostenibile», abbandonando via via i metodi produttivi tradizionali per richiamarsi ai cicli della natura, e riusando qualsiasi scarto. «I nostri programmi hanno già ottenuto risultati sorprendenti riducendo del 66 per cento il volume degli scarti di produzione destinati alle discariche e facendo risparmiare all’azienda 405 milioni di dollari. Con 12 nuovi prodotti lanciati la scorsa primavera crediamo giunto il momento di ridurre ulteriormente i nostri scarti», afferma Ton van Keken, direttore esecutivo in Europa. L’InterfaceFlor è l’unica azienda che impiega una macchina da taglio ad ultrasuoni per ridurre i bordi in eccesso nella produzione di quadrotte, calcolati in 310 tonnellate l’anno, che vengono usati in parte per fabbricare il sottofondo delle quadrotte; il sistema riduce anche le quantità di polveri prodotte e migliora l’ambiente di lavoro.
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