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RETROSPECCHIO


A Montalto di Castro la centrale fotovoltaica più grande del mondo

Centrale fotovoltaica di Montalto. Distesa di «torque tube», tubi di appoggio per pannelli collegati a motori


Connesso alla rete elettrica nazionale lo scorso dicembre, l’impianto fotovoltaico di Montalto di Castro, più grande d’Italia, di proprietà del Gruppo Sunray Renewable Energy, realizzato dalla società Vona Costruzioni del Gruppo Vona, come general contractor, è stato costruito a tempo di record. «È stato un lavoro impegnativo, svolto in pochi mesi soprattutto grazie ad una precisa organizzazione e a un’ottima collaborazione tra i soggetti coinvolti: in così poco tempo abbiamo messo il parco in sicurezza, realizzato le strade, seguito tutte le opere civili e piantato circa 20 mila pali a sostegno degli 80 mila pannelli montati, impiegando mano d’opera soprattutto locale per circa 300 persone», spiega il presidente del Gruppo Michele Vona.
Operante da oltre 100 anni nel mondo delle costruzioni, la Vona Costruzioni ha coordinato aziende internazionali e maestranze locali che hanno lavorato insieme al progetto, riuscendo a raggiungere una perfetta collaborazione tra soggetti abituati a lavorare in modo diverso; grazie a questa sinergia ha raggiunto l’obiettivo.
Sono state coordinate numerose fasi di lavorazione in tutti gli 80 ettari di parco: recinzione, realizzazione delle strade, verifica topografica con picchetti delle posizioni dei pali, infissione di circa mille pali al giorno, verifica della loro verticalità e altezza, taglio degli stessi, montaggio dei «torque tube», tubi di appoggio dei pannelli collegati ai motori, posa di cavi, impianto elettrico inclusa l’installazione delle cabine elettriche, messa in funzione dell’impianto. Con una potenza di picco di 24 megawatt prodotti dai circa 80 mila pannelli solari, l’impianto sarà in grado di produrre oltre 40 mila megawattore di elettricità all’anno da fonti energetiche rinnovabili. Questo eviterà l’emissione di oltre 22 mila tonnellate di anidride carbonica l’anno. Il progetto è stato studiato in modo da integrarsi completamente nell’ambiente locale e nella campagna circostante; la produzione energetica supererà ampiamente il fabbisogno energetico locale e si prevede che contribuirà validamente alla produzione nazionale di energia elettrica. In Italia costituirà un esempio di rilievo.
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