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RETROSPECCHIO


Galileo: partito il secondo satellite, Giove-B

Il satellite Giove-B in fase di allestimento



Lanciato alle 0,16, ora italiana, del 27 aprile scorso dalla base di Baikonur nel Kazakhstan, Giove-B, secondo satellite sperimentale della costellazione Galileo, assemblato in Italia nei laboratori della Thales Alenia Space, ha iniziato la propria missione destinata a svolgere prove essenziali per il collaudo delle tecnologie che saranno usate nei trenta satelliti della costellazione stessa. Inoltre collauderà il più preciso orologio atomico impiegato nello spazio che, realizzato dalla SELEX Galileo, fornirà un contributo determinante alle prestazioni dell’intero sistema. Sviluppato congiuntamente dall’Unione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea, il programma di navigazione e localizzazione satellitare Galileo rappresenta il più grande progetto concepito dalle istituzioni europee. Esso consentirà un insieme di applicazioni e di servizi dedicati a vari settori: trasporto stradale, aereo, ferroviario e marittimo; telecomunicazioni; geodesia e cartografia; ricerche di gas, petrolio e minerali. Una particolare attenzione sarà riservata alle applicazioni legate alla sicurezza e alla difesa, come la protezione di porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e altri punti sensibili, e ad altri servizi di protezione civile e di soccorso per persone e mezzi in situazioni di pericolo o di emergenza. Le operazioni per la messa in orbita e per il controllo del satellite sono state gestite dalla Thales Alenia Space Italia dal Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, il più grande teleporto nel mondo per le telecomunicazioni civili, nel quale è in costruzione uno dei Centri di controllo della costellazione. Il Gruppo italiano Finmeccanica partecipa con le joint venture Telespazio e Thales Alenia Space, e con la SELEX Galileo. Tutti gli stabilimenti della Thales Alenia Space in Italia, Francia, Spagna e Belgio hanno contribuito alla realizzazione del satellite. Nel Centro Integrazione Satelliti di Roma sono state eseguite le fasi di integrazione, compiuti i test funzionali, svolte le prove di vibrazioni, shock, termovuoto. In Francia sono stati prodotti la struttura meccanica e termica, i pannelli solari, il supporto ingegneristico e l'avionica. Contributi sono giunti dalla Spagna con lo sviluppo dell'unità di controllo dell'orologio, e dal Belgio con l'unità di distribuzione di potenza, con apparati elettrici ed equipaggiamenti. «Il risultato positivo ottenuto testimonia la volontà dell'Europa di raggiungere l'indipendenza e un ruolo di primo piano nei sistemi di navigazione satellitare, e dimostra ulteriormente che l'industria spaziale e in particolare la Thales Alenia Space per prima è assolutamente preparata a realizzare questa grande impresa; dal 2000 al 2003 la nostra società ha progettato l'intera architettura del sistema per conto dell'Unione Europea, nonché l'architettura di base dei satelliti per conto dell'Agenzia Spaziale Europea», ha spiegato Sergio Greco, responsabile della Unità di Navigazione e Comunicazioni Integrate della Thales Alenia Space.

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