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La gamba del tavolo. Memoria retorica e pubblicità Il libro verde sull’innovazione La cacciata dei musulmani dall’Europa Un giornalista contro Hitler L’Italia del 1948 Drinkwater l’occhio
della flotta Un Robbie Williams tutto per me La grande rete della scrittura
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La gamba del tavolo. Memoria retorica e pubblicità di Michelangelo Coviello - Book Time Milano - 14 euro. Nata in Sicilia nel V secolo a.C. ed emigrata in Attica come arte di sostenere le proprie ragioni in tribunale e in piazza, insegnata nelle scuole come strumento per compiacere, commuovere, convincere, combattuta da Positivismo e Romanticismo, rifondata nel ‘900 dalla pubblicità e dal marketing, la retorica è un prodotto dell’Occidente, una tecnologia che si appropria dei mezzi della memoria e del teatro per tramandare i sogni. Le figure retoriche, secondo l’autore, nascono quando il bisogno di dare un nome a ogni cosa è a corto di risorse: spunta allora «la gamba del tavolo», il «collo della bottiglia» e altre mostruosità linguistiche. Se la retorica è viva, se ne può parlare; se gli studi di retorica languono, il rischio è la fine della libertà e del sogno. Il libro verde sull’innovazione a cura della Fondazione Cotet - Prefazione di Luigi Nicolais - Il Sole 24 Ore Libri - 24 euro. La rilevanza della ricerca e dell’innovazione per la competitività delle imprese e dei sistemi economici è pacifica. Il «Libro Verde» esamina la situazione italiana in base a dati e a fonti varie: dopo una rapida ricognizione sullo stato del Paese rispetto all’innovazione, fornisce indicazioni nei diversi campi, esaminando quattro filoni fondamentali: il sistema di governo; il rapporto tra ricerca pubblica e privata; le nuove tecnologie, l’energia e la sanità; il ruolo che gli strumenti finanziari svolgono nello sviluppo dei settori che caratterizzano l’economia. Il testo contiene proposte relative a vari ambiti, destinate ai politici e ai lettori, esperti e inesperti. Un giornalista contro Hitler di Ovidio Dallera e Ilsemarie Brandmair - Mursia - 18 euro. Il direttore del principale quotidiano della Germania meridionale degli anni 20, Gerlich, fondò e diresse dagli inizi degli anni 30 un proprio giornale per indicare al suo Paese «la retta via» - titolo originale della testata «Der Gerade Weg» - contro la minaccia della «nuova barbarie» hitleriana. Convinto che «essere pubblicista significa riconoscere la verità e promuoverne la vittoria», fu fedele a questa massima fino alle estreme conseguenze, cioè fino al sacrificio della vita: fu assassinato dai nazisti a Dachau nel 1934. Per sottrarre a un ingiusto oblio questo eroe dell’antinazismo gli autori hanno riletto la sua vasta produzione giornalistica e ricostruito la sua vicenda biografica. Drinkwater l’occhio della flotta di Richard Woodman - Mursia - 17 euro. 1779-1781: nel pieno della guerra anglo-americana la flotta britannica deve fronteggiare anche gli attacchi di francesi e spagnoli, alleati dei nuovi Stati d’oltreoceano. Nel periodo più duro della sua storia la Royal Navy affida alla fregata Cyclops un lavoro sporco: attraversare l’Atlantico, raggiungere la guarnigione britannica in Carolina e consegnare una cassa di denaro falso che dovrà rovinare l’economia dei coloni ribelli. Il guardiamarina Nathaniel Drinkwater partecipa alle furiose battaglie sul mare e alle cruente spedizioni nell’interno del continente americano. Sullo sfondo la potenza della flotta inglese, i torbidi giochi politici tra gli alti gradi, la brutalità della vita nei ponti inferiori. La grande rete della scrittura di Arturo Mazzarella - Bollati Boringhieri - 15 euro. L’espansione della virtualità prodotta dai nuovi media sembra relegare tra le reliquie del passato la letteratura. Ma è un’impressione superficiale. Considerata fuori dalla retorica che ancora l’avvolge in numerose sedi istituzionali, la scrittura letteraria rivela un’insospettabile continguità con i media elettronici, mostrando il proprio carattere virtuale. Lo dimostrano senza falsi pudori esperienze letterarie tra le più vitali e innovative dell’ultimo scorcio di secolo: di Calvino, Celati, Tondelli, Kundera, Ballard, De Lillo, Ellis, Marìas, Amis e Houellebecq. Grazie a loro gli incroci tra letteratura e videoarte, cinema digitale, videogame e videoclip diventano tutt’altro che uno scenario avveniristico. |
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