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La grande rete della scrittura Discesa nell’Ade La mucca pazza della democrazia Casta stampata. Vizi, virtù e privilegi dei giornalisti Cassino. Fino all’ultimo uomo Flossenbürg. Ricordi di un generale deportato Nei tunnel delle V2. Memorie di un deportato a Dora 1915-1919. Diario di guerra
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La grande rete della scrittura di Arturo Mazzarella - Bollati Boringhieri Editore - 15 euro. L’espansione dei nuovi media sembra relegare tra le reliquie del passato pratiche comunicative, come la letteratura, attraverso le quali la civiltà occidentale ha scandito il proprio progresso. Ma è un’impressione superficiale. Considerata fuori dalla retorica che ancora l’avvolge in numerose sedi istituzionali, sgombrata da ipoteche etico-pedagogiche o estetiche, la scrittura letteraria rivela un’insospettabile contiguità con i media elettronici, mostrando il proprio originario carattere virtuale. Lo dimostrano esperienze letterarie innovative dell’ultimo ventennio: Calvino, Celati e Tondelli, Kundera, Ballard, De Lillo, Ellis, Marìas, Amis e Houellebecq. Il libro tenta di mettere in luce gli incroci tra letteratura, videoarte, cinema digitale, videogame e videoclip. Discesa nell’Ade a cura di Sergio Fabian - Bollati Boringhieri Editore - 16 euro. Il libro descrive il viaggio che nel luglio 1966 Gunther Anders, ebreo nato a Breslavia ma scampato al lager nazista di Auschwitz perché tempestivamente riparato negli Stati Uniti, decide di compiere negli inferi, ossia scendendo nell’Ade, quella che per lui è la Polonia. Degermanizzata dopo la guerra, la Breslavia di un tempo è diventata ormai la polacca Wroklaw, e il tentativo di Anders di riconoscervi tracce familiari è destinato a fallire. Nessun bel ricordo conforterà il sopravvissuto, che troverà solo lo spaesamento e il mondo delle ombre, nel quale egli è diventato un estraneo. «Ciò che spaventa non è quello che non c’è più, ma le cose che casualmente continuano a esserci nel vuoto che ci aspettiamo», dice. Casta stampata. Vizi, virtù e privilegi dei giornalisti di Luigi Bacialli - Mursia Editore - 17 euro. I giornalisti possono criticare tutti, ma sono allergici alle critiche fatte a loro. È uno dei paradossi di un’informazione spesso supponente, chiusa e corporativa che difende i propri privilegi e, con il pretesto degli attacchi alla libertà di stampa, pretende di non essere messa in discussione. Luigi Bacialli è convinto che la vecchia «umiltà del cronista» debba essere dimostrata non solo a parole ma con i fatti. È ora di scendere dal piedistallo e di ritrovare un po’ di modestia e senso della misura. Anche la categoria dei giornalisti deve volare più basso. Il libro è un ritratto impietoso di una categoria di professionisti che per vizi e privilegi sembra molto simile a una casta. Flossenbürg. Ricordi di un generale deportato di Gaetano Cantaluppi - Mursia Editore - 16 euro. Il lager di Flossenbürg in Baviera, definito nella sentenza di Norimberga «fabbrica della morte», è meno conosciuto di altri eppure vi morirono più di 3 mila italiani, tra i quali il fratello di Sandro Pertini. Vi fu internato il generale Gaetano Cantaluppi, Croce di ferro tedesca di I e II classe, eroe della battaglia di El Alamein, arrestato dalle SS nel novembre del 1944 con l’accusa di essere entrato, dopo l’8 settembre, nel Comitato di Liberazione di Verona. Nel diario egli racconta la realtà di uno dei più terribili campi di annientamento, ma anche la forza di un uomo che affrontò con lo stesso rigore le battaglie nel deserto e le umiliazioni del lager. 1915-1919. Diario di guerra di Paolo Caccia Dominioni - Mursia Editore - 20 euro. Allo scoppio della prima guerra mondiale, molti ragazzi partirono volontari per il fronte, spinti dalle motivazioni ingenue e idealistiche della gioventù. Tra loro era un gruppo di amici milanesi, tutti studenti al Politecnico o all’Università di Pavia. Polo Caccia Dominioni ha ricostruito le loro vicende attraverso le pagine del proprio diario personale che va dall’aprile del 1915 all’aprile del 1919, nonché attraverso le lettere che gli amici gli avevano scritto in quegli anni. Si tratta di un pacco di carte rimasto sotto chiave per molti decenni, prima che l’autore decidesse di trasformarlo in un libro restituendo la voce a tanti giovani travolti da una mattanza che non ha avuto uguali.
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