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Piccola guida ai più
recenti libri di politica
ed economia

La grande rete della scrittura
di Arturo Mazzarella

Discesa nell’Ade
a cura di Sergio Fabian

La mucca pazza della democrazia
di Alfio Mastropaolo

Casta stampata. Vizi, virtù e privilegi dei giornalisti
di Luigi Bacialli

Cassino. Fino all’ultimo uomo
di Walter Nardini

Flossenbürg. Ricordi di un generale deportato
di Gaetano Cantaluppi

Nei tunnel delle V2. Memorie di un deportato a Dora
di Mario D’Angelo

1915-1919. Diario di guerra
di Paolo Caccia Dominioni

 

La grande rete della scrittura di Arturo Mazzarella - Bollati Boringhieri Editore - 15 euro. L’espansione dei nuovi media sembra relegare tra le reliquie del passato pratiche comunicative, come la letteratura, attraverso le quali la civiltà occidentale ha scandito il proprio progresso. Ma è un’impressione superficiale. Considerata fuori dalla retorica che ancora l’avvolge in numerose sedi istituzionali, sgombrata da ipoteche etico-pedagogiche o estetiche, la scrittura letteraria rivela un’insospettabile contiguità con i media elettronici, mostrando il proprio originario carattere virtuale. Lo dimostrano esperienze letterarie innovative dell’ultimo ventennio: Calvino, Celati e Tondelli, Kundera, Ballard, De Lillo, Ellis, Marìas, Amis e Houellebecq. Il libro tenta di mettere in luce gli incroci tra letteratura, videoarte, cinema digitale, videogame e videoclip.

Discesa nell’Ade a cura di Sergio Fabian - Bollati Boringhieri Editore - 16 euro. Il libro descrive il viaggio che nel luglio 1966 Gunther Anders, ebreo nato a Breslavia ma scampato al lager nazista di Auschwitz perché tempestivamente riparato negli Stati Uniti, decide di compiere negli inferi, ossia scendendo nell’Ade, quella che per lui è la Polonia. Degermanizzata dopo la guerra, la Breslavia di un tempo è diventata ormai la polacca Wroklaw, e il tentativo di Anders di riconoscervi tracce familiari è destinato a fallire. Nessun bel ricordo conforterà il sopravvissuto, che troverà solo lo spaesamento e il mondo delle ombre, nel quale egli è diventato un estraneo. «Ciò che spaventa non è quello che non c’è più, ma le cose che casualmente continuano a esserci nel vuoto che ci aspettiamo», dice.

La mucca pazza della democrazia di Alfio Mastropaolo - Bollati Boringhieri Editore - 15 euro. Sono sani i regimi democratici? È la domanda che l’autore si pone dinanzi alla comparsa in Europa di nuovi partiti: alcuni sorti da zero, altri ristrutturati. Per identificarli si è riesumata l’incerta formula del populismo, ma il libro li chiama le nuove destre. Diversamente dalle estreme tradizionali, rispettano le forme della democrazia rappresentativa, dissimulando razzismo e intolleranza. Ma alimentano la polemica antipolitica e subdolamente puntano ad abusare del principio di maggioranza. Quali le ragioni del fenomeno? I cambiamenti delle società europee o la maturità della democrazia? Secondo l’autore, le nuove destre costituiscono una malattia piuttosto grave, spesso sottovalutata ma evitabile; sono effetto di errate scelte politiche che penalizzano la democrazia.

Casta stampata. Vizi, virtù e privilegi dei giornalisti di Luigi Bacialli - Mursia Editore - 17 euro. I giornalisti possono criticare tutti, ma sono allergici alle critiche fatte a loro. È uno dei paradossi di un’informazione spesso supponente, chiusa e corporativa che difende i propri privilegi e, con il pretesto degli attacchi alla libertà di stampa, pretende di non essere messa in discussione. Luigi Bacialli è convinto che la vecchia «umiltà del cronista» debba essere dimostrata non solo a parole ma con i fatti. È ora di scendere dal piedistallo e di ritrovare un po’ di modestia e senso della misura. Anche la categoria dei giornalisti deve volare più basso. Il libro è un ritratto impietoso di una categoria di professionisti che per vizi e privilegi sembra molto simile a una casta.

Cassino. Fino all’ultimo uomo di Walter Nardini - Mursia Editore - 22 euro. Gli storici hanno studiato e ricostruito fin nei minimi dettagli la lunga e sanguinosa battaglia di Cassino, combattutasi nella primavera del 1944. Ma hanno spesso dimenticato di prendere in considerazione il «fattore umano», ossia quell’insieme di sensazioni, di speranze, di delusioni delle migliaia di uomini coinvolti in uno dei più sanguinosi scontri della seconda guerra mondiale. Quella fatta da Walter Nardini è una ricostruzione precisa di tutto ciò che accade attorno e dentro il monastero di Montecassino nei 119 giorni durante i quali esperti reparti tedeschi duramente provati, a corto di viveri e di munizioni, quasi privi di carri armati e senza l’appoggio dell’aviazione, tennero testa a forze anglo-americane nettamente superiori per numero e qualità di armi ed equipaggiamenti.

Flossenbürg. Ricordi di un generale deportato di Gaetano Cantaluppi - Mursia Editore - 16 euro. Il lager di Flossenbürg in Baviera, definito nella sentenza di Norimberga «fabbrica della morte», è meno conosciuto di altri eppure vi morirono più di 3 mila italiani, tra i quali il fratello di Sandro Pertini. Vi fu internato il generale Gaetano Cantaluppi, Croce di ferro tedesca di I e II classe, eroe della battaglia di El Alamein, arrestato dalle SS nel novembre del 1944 con l’accusa di essere entrato, dopo l’8 settembre, nel Comitato di Liberazione di Verona. Nel diario egli racconta la realtà di uno dei più terribili campi di annientamento, ma anche la forza di un uomo che affrontò con lo stesso rigore le battaglie nel deserto e le umiliazioni del lager.

Nei tunnel delle V2. Memorie di un deportato a Dora di Mario D’Angelo - Mursia Editore - 10 euro. A dispetto del nome romantico, Dora fu il più spietato tra i lager nazisti. Nel suo interno, in tunnel interminabili scavati nella roccia, i prigionieri erano costretti a lavorare senza sosta alla fabbricazione delle V2, le armi progettate dallo scienziato tedesco Wernher von Braun, con le quali i tedeschi terrorizzavano Londra. Antenate dei missili moderni, erano ritenute, all’epoca, frutto degli studi in corso da parte tedesca per costruire la prima bomba atomica. A Dora finì anche Mario D’Angelo, soldato di leva del 32esimo Reggimento di Artiglieria, catturato dai tedeschi in Jugoslavia dopo l’8 settembre 1943. D’Angelo riuscì a sopravvivere e tornò in Italia ma solo dopo anni di silenzio ha trovato la forza per ricordare quello che gli stessi nazisti definirono «l’inferno dei campi».

1915-1919. Diario di guerra di Paolo Caccia Dominioni - Mursia Editore - 20 euro. Allo scoppio della prima guerra mondiale, molti ragazzi partirono volontari per il fronte, spinti dalle motivazioni ingenue e idealistiche della gioventù. Tra loro era un gruppo di amici milanesi, tutti studenti al Politecnico o all’Università di Pavia. Polo Caccia Dominioni ha ricostruito le loro vicende attraverso le pagine del proprio diario personale che va dall’aprile del 1915 all’aprile del 1919, nonché attraverso le lettere che gli amici gli avevano scritto in quegli anni. Si tratta di un pacco di carte rimasto sotto chiave per molti decenni, prima che l’autore decidesse di trasformarlo in un libro restituendo la voce a tanti giovani travolti da una mattanza che non ha avuto uguali.

 

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