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RETROSPECCHIO


Veneto Banca:
prossima l’unione
con la Banca Intra


La sede a Montebelluna della Veneto Banca


Con sede principale a Montebelluna e presente in Italia e all’estero con un complesso di 221 sportelli e quasi 2.500 dipendenti, nel recente Atlante Banche di Milano Finanza il Gruppo Veneto Banca figura, per redditività, al 20esimo posto tra i maggiori gruppi bancari con rete commerciale, e senza tener conto della prossima aggregazione della Banca Intra, operazione che lo porterà a dimensioni ben più ampie e a coprire uno dei territori più ricchi d’Europa, dal Friuli al Piemonte. «Con l’aggregazione i due istituti potranno contare su 32 miliardi di prodotto bancario lordo e su 300 mila clienti», spiega il direttore generale Vincenzo Consoli. Recentemente il Gruppo Veneto Banca ha acquisito in Moldavia la banca Eximbank e in Croazia la Gospodarsko Kreditna Banka, che si sono aggiunte a un altro Istituto estero del Gruppo, la Banca Italo Romena. «Il Veneto si trova in posizione strategica all’interno di una nuova Europa allargata, e noi vogliamo seguire e appoggiare le imprese italiane nella loro internazionalizzazione ma anche servire i mercati locali, che presentano tassi di sviluppo notevoli», aggiunge Consoli. Nel primo semestre dell’anno il Gruppo ha registrato un’ulteriore crescita. La raccolta totale è aumentata del 23,8 per cento rispetto al semestre precedente, gli impieghi del 27,5 per cento; l’utile netto consolidato è aumentato del 33 per cento giungendo a 38,2 milioni di euro; a fine giugno il patrimonio netto consolidato ammontava a 1.023 milioni di euro. Secondo Consoli, due i principali fattori di crescita, correlati tra loro: la fiducia dei risparmiatori e la capacità dei dipendenti: «Abbiamo dimostrato nel tempo che i numeri non sono frutto di casualità, di un’ottima semestrale o di un unico esercizio, ma di 10 anni di straordinari bilanci e una crescita costante, con un trend positivo che non ha mai subito alcuna battuta d’arresto». Soddisfatto dei risultati anche il presidente del Gruppo Flavio Trinca: «Crescono le cifre, ma aumenta anche il peso dell’azienda nel panorama bancario, e si tiene fede al progetto di sviluppo dichiarato; ci siamo mossi per costruire un Gruppo formato da banche locali che operassero su aree definite, concordi nella diffusione in esse e nella qualità dei servizi e del credito».

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