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RETROSPECCHIO

Targata Ansaldo
la Linea 5 del metrò milanese


La metropolitana di Copenaghen firmata Ansaldo Breda

L’Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari - società del Gruppo Finmeccanica che a breve confluirà con l’Ansaldo Signal nell’Ansaldo STS - e l’Ansaldo Breda si sono confermate protagoniste nei sistemi di trasporto con l'esito della gara per la linea 5 della Metro di Milano. Le due società fanno parte del raggruppamento di imprese di cui è capofila e mandataria l’Astaldi, e al quale partecipano la Torno, l’Alstom Trasporti e l’Atm, ovvero l’Azienda Trasporti Municipalizzata che realizzerà la nuova metropolitana di Milano per un importo complessivo di 502 milioni di euro. L’Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari fornirà l'«Automatic train control» progettato dall’Ansaldo Signal, l'ingegneria di sistema e parte degli impianti elettroferroviari, per un importo di 118 milioni di euro, mettendo a disposizione le esperienze maturate, insieme all’Ansaldo Signal, nel campo delle metropolitane senza guidatore; tra queste ultime figurano la Metrocopenaghen attualmente in esercizio, quella di Brescia che è in fase di costruzione e la linea C della metropolitana di Roma, i cui lavori di costruzione sono stati recentemente aggiudicati. A sua volta l’Ansaldo Breda costruirà 10 veicoli dello stesso tipo di quelli in esercizio a Copenaghen, per un importo di 35 milioni di euro. La Linea 5 di Milano, una metropolitana leggera ad automazione integrale, è il primo esempio in Italia di partecipazione del capitale privato alla realizzazione di linee metropolitane, formula che prevede anche la concessione e la gestione della linea. Il percorso sarà lungo 5 chilometri e 600 metri, e collegherà la periferia est del capoluogo lombardo dalla Stazione Garibaldi a Via Bignami attraverso 9 stazioni, con la possibilità di trasportare 26 mila passeggeri ogni 60 minuti. (Stef. Mastr.)

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