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RETROSPECCHIO

Nasce l’Onda,
per la salute delle donne


Francesca Merzagora

Secondo numerosi studi, le donne sono ancora svantaggiate rispetto agli uomini nella tutela della salute e soggette a maggiori rischi riguardanti sia gli aspetti riproduttivi, sia il ruolo sociale della donna sempre più impegnata nel lavoro, sia la sua propensione a occuparsi dei bisogni altrui spesso anteponendoli ai propri. Per promuovere una cultura della salute e creare la consapevolezza che la prevenzione delle malattie deve considerare queste differenze per realizzare un pari trattamento, è stato fondato l’Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna, con lo scopo di stimolare la ricerca sulle principali patologie che colpiscono la popolazione femminile e sulle loro implicazioni economiche e sociali. L’Onda si propone di contribuire alla diffusione di informazioni medico-scientifiche e di promuovere il ruolo sociale della donna. L’iniziativa è dovuta a Francesca Merzagora che per 10 anni ha guidato «Europa Donna», movimento di opinione per la lotta al tumore del seno, una delle malattie che possono colpire le donne e neppure la più grave se curata in tempo. Insieme ad Alberto Costa e Gilberto Corbellini la Merzagora ha fondato l’Osservatorio, di cui è presidente, e ha definito le attività su cui concentrare il lavoro precisamente: malattie cardiovascolari, principale causa di morte nelle donne che le ritengono erroneamente tipicamente maschili; malattie oncologiche, tra le quali in aumento nelle donne i tumori al polmone legati al fumo; malattie neurodegenerative, come la Alzheimer che sta diventando sempre più un fenomeno di rilevanza sanitaria ma anche sociale e che colpisce il 7,5 per cento delle donne rispetto al 5,2 per cento degli uomini; malattie a trasmissione sessuale, come l’Aids che è la quarta causa di morte per le donne; menopausa e osteoporosi. L’Osservatorio, che ha sede a Milano, ha costituito il Comitato scientifico presieduto da Cinzia Caporale cui collaborano Umberto Veronesi per l’oncologia, Maria Grazia Modena per il cuore, Gianna Schelotto per gli aspetti psicologici, Giovanni Binetti per le demenze, Walter Ricciardi, Giovanni Apolone e altri. (Laura Bin.)

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