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Affari e cultura. Mostre,
presentazioni, avvenimenti ecc.


a cura di Giosetta Ciuffa

 

 

 


All’Etoile di Roma «Scrigno», mostra della produzione dei grandi maestri dell’artigianato


la facciata dello Spazio Etoile

Realizzato tra il 1915 e il 1919 dagli architetti Pio e Marcello Piacentini a fianco dell’adiacente Palazzo Ruspoli nella centralissima Piazza San Lorenzo in Lucina a Roma, adibito nel secolo scorso a cinematografo di prima visione, chiuso nel 1999 e quindi sottoposto a un restauro durato cinque anni, lo Spazio Etoile, appartenente al finanziere Roberto Memmo, ospita ora mostre, avvenimenti culturali, convegni internazionali, congressi. Dispone di complessivi 5 mila metri quadrati articolati in ampie e luminose sale disposte in più livelli, e in una galleria con tratti del colonnato cinquecentesco dell’architetto Bartolomeo Ammannati. Per marzo ha realizzato la prima edizione di «Scrigno - Tesori d’Italia», una selezione dei più grandi maestri che da decenni operano nel settore dei manufatti di pregio, e che vanno scomparendo.


un modello d’alta moda della Gattinoni

In mostra articoli in pelle prodotti artigianalmente da Schedoni; Penne Delta; stoffe della Tessoria Asolana che dal 1840 tesse con le stesse macchine; orologi da polso di Riccardo Zannetti; vetri di Murano dei Seguso; scarpe di Vivian Saskia; velluti della Tessoria veneziana Bevilacqua; auto di Pagani che fabbrica soltanto 25 esemplari l’anno.


cravatte Marinella,

E ancora: pianoforti di Luigi Borgato, unico in Europa a produrli a mano; cristalli lavorati di Italo Varisco di Treviso; profumi di Carthusia di Capri; oggetti esclusivi da viaggio di Silvia Gavina; armi di Desenzoni che fa pochi pezzi per prestigiose collezioni; argenti sbalzati di Foglia; cappelli di Antonio Gatto; cravatte a sete e pieghe di Ulturale; camicie di Merolla & Dell’Ero; scarpe di Paolo Scafora; cravatte di Maurizio Marinella; scarpe di René Caovilla; biliardi di Hermelin; gioielli esclusivi di Diego Percossi Papi e di Moroni Gioielli; imbarcazioni di Riva, Aprea, Cantieri navali Baglietto e Cantieri navali di Pisa; moto uniche e personalizzate di Roberto Rossi; l’ultimo liuto realizzato a mano da Roberto Attili; presepi di Ulderico e Imma Pinfildi.

calzature di René Caovilla

L’alta moda è rappresentata da Gattinoni: in occasione dei 60 anni dello storico atelier, l’amministratore Stefano Dominella, presidente di Alta Roma, ha presentato una selezione di abiti realizzati negli anni. Stilisti e designers di fama internazionale si sono esibiti interpretando Monna Lisa, ovvero riproducendo la Gioconda di Leonardo: tra essi Krizia, Elio Fiorucci, Ottavio Missoni. La «Monna Lisa Collection» diventerà una mostra itinerante in vari musei - New York, Montecarlo, Il Cairo, Nuova Delhi - per celebrare i 500 anni dalla sua realizzazione.


velluti della Tessoria veneziana Bevilacqua

Sulla base degli schizzi degli artisti, ogni opera è stata realizzata in terracotta invetriata da Elisabetta Bonchi. Non solo un evento mondano: Scrigno ha voluto essere una vetrina per rafforzare la presenza di maestri e far conoscere quanti hanno saputo trasformare un mestiere in un affare ma soprattutto in un’arte.


A Venezia lo Spazialismo personale di Gino Morandi

La Biblioteca Marciana di Venezia ospita, nella sala del Piovego di Palazzo Ducale, una mostra dedicata al maestro veneziano Gino Morandis che presenta non solo dipinti ma anche rarissimi materiali d’archivio, foto, lettere e oggetti. I piccoli dipinti presenti testimoniano quanto Morandis, che fu tra i maggiori fondatori dello Spazialismo, pur non disdegnando le grandi dimensioni, preferì formati ridotti. Il maestro veneziano, nato nel 1915 e scomparso nel 1994, interpretò in maniera personale lo Spazialismo attraverso un suggestivo uso dei colori e un eccezionale senso della composizione. La mostra è stata curata da Giovanni Granzotto e Dino Marangon e dalla figlia del maestro, Barbara Morandi.

Galleria Nobile: quando il bronzo era come l’oro

La Galleria Antiquaria Maurizio Nobile espone, nella sede di Piazza Santo Stefano a Bologna, «Il Bronzo come Oro». Protagonista è il bronzo ornamentale, metallo di fusione che ha permesso le creazioni artistiche dei bronzeurs-ciseleurs-doreurs del XVIII e XIX secolo. In epoca barocca il «metallo dei principi» espresse le forti personalità dei monarchi assoluti, da Luigi XIV in Francia a Filippo II in Spagna. In epoca Luigi XV il bronzo cesellato e dorato a mercurio era il complemento dei massimi ebanisti che chiamavano i fondeurs-ciseleurs a guarnire i mobili con parures bronzee di altissimo pregio. L’uso continuò in epoca neoclassica e nell’epoca Impero esplose l’ornamentazione bronzea dorata, insieme ai fasti dell’epoca napoleonica. Con l’avvento della galvanoplastica in epoca Restaurazione il bronzo non fu più in grado di esprimere lo stesso fascinoso effetto.

Aperto ad Assisi il Museo dedicato a Pericle Fazzini


Pericle Fazzini: Figura di donna, 1941

Il Palazzo del Capitano del Perdono di Assisi considerato «patrimonio dell’umanità» è sede, da questo mese, del Museo Pericle Fazzini che accoglie 50 opere fondamentali dell’artista marchigiano rappresentanti tutta la sua esperienza espressiva. Nato da un’idea di Gianni Ferrazza e Claudio Speranza, gestito dalla Fondazione Fazzini e curato da Giuseppe Appella, il Museo contiene una selezione di disegni e documenti che illustrano diversi aspetti della cultura del Novecento. Il Museo organizzerà una serie di mostre su Fazzini, la prima delle quali, in corso, è dedicata a 58 «Piccole sculture» eseguite in cera, bronzo, oro e argento nell’officina romana di Via Margutta tra il 1948 e il 1986.

Studio Trisorio: contorsioni in legno di Mimma Russo
Lo Studio Trisorio di Napoli, che ha sede in Via Riviera di Chiaia 215, espone in una personale le ultime sculture di Mimma Russo, nelle quali il legno in cui sono realizzate si flette, si contorce, si piega, diventa duttile sfidando le leggi dell’equilibrio. Mimma Russo ha realizzato numerose installazioni per spazi pubblici e privati in Italia e all’estero.
 

A Traversetolo cent’anni di arte: da Monet a oggi

Trenta capolavori del secondo grande museo di Francia saranno esposti da aprile a luglio nella Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma. Un’occasione per un confronto tra i capolavori del Novecento raccolti in una vita dal fondatore Luigi Magnani e quelli proposti dal Musée d’Art Moderne di Saint-Etienne che, grazie a continue acquisizioni, comprende circa 15 mila opere. La mostra consente un racconto dell’arte del secolo scorso da Monet ai contemporanei, attraverso opere significative, molte di notevoli dimensioni. Prende avvio con un’opera di Monet, «Nymphéas» del 1907, per arrivare alle opere di artisti viventi come Bernard Frize, Christian Boltanski, Bernard Lavier.

A San Severino il pittore degli angeli in lacrime


Bernardino di Mariotto: Annunciazione

San Severino Marche rinnova a fine marzo nel Palazzo Servanzi Confidati l’appuntamento con le grandi mostre e conclude il ciclo sulla pittura tra Medioevo e Rinascimento con la prima mostra mai realizzata sulla figura di Bernardino di Mariotto, il «pittore degli angeli in lacrime» protagonista del primo Cinquecento marchigiano. Curata da Vittorio Sgarbi, la mostra riunisce per la prima volta le opere dell’artista accanto a molti gioielli pittorici e scultorei di artisti umbro-marchigiani coevi, tra cui Pinturicchio e Luca Signorelli. Uno straordinario lavoro di ricerca e di restauri offre ora al pubblico la possibilità di guardare sotto una nuova luce un Rinascimento eccentrico, che fu oggetto di studio di Federico Zeri.

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