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RETROSPECCHIO

Distretto ittico di Rovigo:
anguille, vongole, cozze ecc.


Una fase della lavorazione dei prodotti del Distretto ittico

Ambiente naturalistico unico nel proprio genere e sede di un sistema economico produttivo locale - la filiera ittica - di rilevanza internazionale, il Distretto ittico della provincia di Rovigo riunisce un gruppo di imprese il cui lavoro è legato al territorio, alla gestione delle sue risorse e alla relativa salvaguardia. Formalmente istituito dalla Regione Veneto nell’aprile 2003, è relativamente giovane ma mostra una grande vitalità. Formato da aziende dislocate prevalentemente nel Delta del Po, tra il Veneto e l’Emilia Romagna, nei Comuni di Ariano Polesine, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po, e posto sotto la tutela del Parco regionale del Delta, il Distretto assicura un prodotto ittico naturale, pescato, allevato, scelto, lavorato e commercializzato in modo da assicurarne la qualità grazie alla collaborazione esistente in tutte le fasi della lavorazione: dalla pesca in acque dolci, salmastre e salate alla vallicoltura e acquicoltura; dalla trasformazione, alla commercializzazione e distribuzione del pesce. Nel 2000 un decreto del Ministero delle Politiche agricole ha inserito nell’Albo dei prodotti tradizionali italiani la cozza di Scardovari, la vongola verace del Polesine, il pesce azzurro, l’anguilla del Delta del Po e il cefalo del Polesine. Per la vongola verace e la cozza di Scardovari il Consorzio delle cooperative del Polesine ha chiesto il dop, marchio di denominazione di origine protetta. L’elevata qualità caratterizza anche i prodotti ittici conservati: surgelati, conserve, salse e piatti pronti. Pesce azzurro e di acqua dolce, anguille, cozze e vongole sono usati nelle ricette della cucina locale e ora si stanno diffondendo anche all’estero. Il Distretto ha stretti rapporti con i mercati europei, in specie francese, tedesco e spagnolo. Per far conoscere la bellezza del Delta del Po, il suo susseguirsi di valli, di barene e di canali, si stanno inoltre incentivando attività di pescaturismo e di ittiturismo, valorizzando gli itinerari turistici della zona attraverso iniziative culturali. Complessivamente il sistema ittico polesano conta 284 imprese con oltre 3.500 addetti e con un fatturato che nel 2004 era di 500 milioni di euro. (Eli. Dar.)

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