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RETROSPECCHIO

Il truciolare, ovvero i rifiuti
che hanno scalzato il legno


Il recupero del legno ha creato 3 mila posti di lavoro

Negli ultimi sei anni la raccolta differenziata del legno in Italia ha ottenuto risultati più che positivi, pari a 434 milioni di euro, e ha avviato al riciclo 7.609.101 tonnellate di rifiuti da imballaggi di legno, pari a un anno di importazioni di legname grezzo e di semilavorati di legno, creando quasi 3 mila posti di lavoro. Questo materiale, raccolto e riciclato a cura di Rilegno, Consorzio nazionale che si occupa di raccolta, recupero e riciclaggio degli imballaggi di legno all’interno del Conai, da sei anni è stato debitamente trattato e lavorato diventando rinnovata materia prima, usata soprattutto nella produzione di pannello truciolare ecologico - un semilavorato che entra nella componentistica usata nell’industria del mobile -, e in misura minore nella produzione di pasta cellulosica e di blocchi di legno-cemento per l’edilizia. I dati emergono da una ricerca commissionata da Rilegno all’Agici Finanza d’impresa, società di consulenza finanziaria e ambientale. Presentata a Roma nel Ministero dell’Ambiente, la ricerca analizza i costi e i benefici della raccolta differenziata e del riciclo del legno nel periodo 1999-2004, approfondendo gli effetti economici, ambientali e sociali. Dall’analisi risulta che l’importo complessivo dei costi corrisponde a 300 milioni di euro e deriva dalle voci: raccolta degli imballaggi di legno, lavorazione presso le piattaforme nelle quali il legno viene stoccato e ridotto volumetricamente, risultati economici e ambientali dei trasporti, mancata produzione di energia. I benefici invece sono risultati pari a 734 milioni di euro e derivano dal valore della materia prodotta, dagli imballaggi riutilizzati, dalle conseguenze economiche e ambientali connesse con l’evitato smaltimento in discarica, dall’occupazione generata, stimata in 2.854 lavoratori in più nel settore della raccolta e trattamento di rifiuti da imballaggi in legno. Il saldo positivo ammonta a circa 434 milioni di euro. «Al settore privato va riconosciuto il merito di aver unito benefici ambientali e sistema industriale attraverso la produzione del pannello truciolare da legno riciclato, che ormai ha completamente sostituito il pannello vergine», afferma il direttore del Consorzio Giampietro Cigolini.

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