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Affari e cultura. Mostre,
presentazioni, avvenimenti ecc.


a cura di Giosetta Ciuffa

 

 

 


Al Vittoriano la storia della Repubblica italiana

L'Italia della Repubblica», mostra ospitata a Roma nel Complesso del Vittoriano dal 9 febbraio al 26 marzo 2006, realizzata per celebrare i 60 anni della Repubblica nata con il referendum del 2 giugno 1946, ricostruisce la storia del Paese dal dopoguerra ad oggi attraverso documenti, fotografie, oggetti, opere d'arte, costumi originali, musiche, film, giornali, documentari dell'Istituto Luce, pubblicità, grafici, planimetrie ecc. L'esposizione illustra, in una carrellata storico-cronologica, le tappe del cammino della nuova Italia: il referendum tra monarchia e repubblica, l'entrata in vigore della Costituzione il primo gennaio 1948, la «legge truffa» del 1953, il boom economico, il referendum sul divorzio del 1974, quello sull'aborto del 1981, gli anni di piombo ecc. Un aspetto particolare della mostra è la presenza dei più recenti strumenti documentari considerati oggi indispensabili per raccontare la storia: sistemi elettronici, opere d'arte contemporanea, architetture virtuali, fotografia ecc. Le singole fasi storiche si snodano documentando il rapido sviluppo delle grandi industrie negli anni 50, il miracolo economico, la nascita dell’italian style, del design, dell’alta moda, di innovativi macchinari, mobili, attrezzature domestiche, auto utilitarie e da corsa ecc. I profondi cambiamenti dell'Italia di oggi rispetto a quella del 2 giugno 1946 emergono dai documenti sulla nuova società multietnica e multiculturale che si è formata. .

A Brescia de Pisis a 50 anni dalla scomparsa

In vista del 50esimo anniversario della morte di Filippo de Pisis che ricorre il 2 aprile 2006, Brescia ha dedicato all’artista, nel Museo di Santa Giulia, una mostra di 30 opere della collezione di uno dei suoi più grandi amici, Mario Rimoldi, albergatore di Cortina d’Ampezzo, che acquistò i primi quadri nel 1921 quand’era allievo della scuola alberghiera di Roma e nel 1929 conobbe il pittore che divenne l’autore più presente nella sua raccolta. Per anni de Pisis fu ospite del Corona, l’albergo del Rimoldi, e finché visse mantenne stretti rapporti con lui. Quando morì, Rimoldi organizzò una sua retrospettiva.Possedeva 54 sue opere, molte dipinte durante i soggiorni cortinesi. Alla morte, nel 1972, parte della sua collezione pervenne alla Galleria d’Arte moderna a lui intitolata. Da questa straordinaria raccolta sono state scelte le 30 opere destinate alla mostra bresciana dedicata all’arte italiana del Novecento, accanto ai capolavori di Gauguin e van Gogh. Sono opere che vanno dal 1925 al 1950 e tra esse si annoverano capolavori come il «Moro di Harlem» del 1926, l’«Omaggio a Napoleone» del 1931, il «Vecchio» del 1933, la celebre «Chiesa di Cortina» del 1937, la «Sala d’Armi del Poldi Pezzoli»; e inoltre nature morte, fiori, ritratti, sino alla grande «Pastorale» del 1942. Ideale sintesi della collezione e della mostra è una natura morta con la scritta «Viva Mario R.», tributo di de Pisis all’amico collezionista.

Opere di otto artiste che guardano all’Europa dell’Est


Gülsün Karamustafa

La XII Biennale Donna che avrà come tema «Passaggi a Sud Est, sguardi di artiste tra storie, memorie, attraversamenti», sarà inaugurata il 19 marzo prossimo nel Palazzo Massari di Ferrara. Creata nel 1984 dall’Unione Donne in Italia, quest’anno l’esposizione propone lavori di otto artiste internazionali - Tacita Dean, Gülsün Karamustafa, Daniela Kostova, Laura Matei, Margherita Morgantin, Ulrike Ottinger, Joanna Rajkowska e Nasrin Tabatabai - che hanno rivolto la loro attenzione all’Europa dell’Est. Alcune vivono in Polonia o Turchia, altre in Bulgaria, Usa, Romania, Italia, Inghilterra; alcune hanno guardato all’Iran e a Istanbul. Prevale, fra esse, l’uso di linguaggi della riproduzione contemporanea, come video e fotografie.


A Rovigo le meraviglie della pittura tra Venezia e Ferrara

Pochi pensano a Rovigo come a una città d’arte, per cui è una sorpresa vedere in una mostra intitolata «Meraviglie della pittura tra Venezia e Ferrara: da Bellini a Dosso a Tiepolo» opere conservate in raccolte pubbliche e private. Aperta fino al 4 giugno 2006, ne ospita oltre 150 nello storico Palazzo Roverella. Il corpus centrale delle opere proviene dall’Accademia fondata dai nobili locali nel 1580; da chiese, edifici e collezioni private giungono altre opere. La mostra continua in due sedi cittadine: la neoclassica chiesa di San Francesco, ricchissima di capolavori di scuola ferrarese, e la Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, conosciuta come «La Rotonda», interamente rivestita da teleri veneziani.

Artesto, mostra concepita appositamente per i cellulari

«Artesto», aperta dal 21 febbraio al 19 marzo 2006 alla Triennale di Milano, è la prima mostra di «arte mobile» in Italia, concepita appositamente per i telefoni cellulari; è il risultato di una collaborazione creativa tra intellettuali, poeti, scrittori, musicisti e artisti visivi. Il progetto è partito nel 2004 nella Nokia Design dall’idea di portare l’arte nel palmo della mano e di trasformare il cellulare in uno strumento di sperimentazione per gli artisti. La Nokia perciò diviene committente di opere d’arte per diffonderle attraverso il telefonino. Philippe Daverio, Erri De Luca, Carlo Freccero, Alda Merini, Mogol e il gruppo musicale Subsonica sono gli autori invitati a identificare e creare i messaggi chiave. Sono stati poi commissionati dei lavori a sei artisti che hanno creato opere visive legate ai messaggi. In mostra le opere dei sei artisti italiani e una selezione dei precedenti progetti internazionali.

Stavolta, anziché gladiatori, al Colosseo leggiadre Muse


La Musa Polimnia

Secondo la mitologia le Muse, figlie di Zeus, incarnano ogni ramo del sapere: Calliope la poesia epica, Euterpe la lirica monodica, Erato la lirica corale, Tersicore la danza, Melpomene la tragedia, Talia la commedia, Clio la storia, Urania l’astronomia. A Roma dal 19 febbraio al 20 agosto 2006, nella mostra «Musa pensosa, l’immagine dell’intellettuale nell’antichità» allestita all’interno del Colosseo, alle statue delle Muse sono abbinati capolavori d’arte e di scienza. Tra decine di vasi attici, rilievi, affreschi e mosaici, e fra più di 40 opere fra statue, ritratti e sarcofagi in marmo, fa la prima donna la splendida statua della Musa Polimnia, proveniente dalla Centrale Montemartini dell’Enel.

A Torino il papiro scritto oltre duemila anni fa

Fino al 7 maggio 2006 nel Palazzo Bricherasio a Torino sarà visibile il Papiro del geografo Artemidoro di Efeso, eccezionale reperto di epoca tolemaica riemerso dopo 2000 anni di oblio. La Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo l’ha acquistato, restaurato ed esposto. Il papiro fu scritto verso la metà del I secolo a.C.

Galleria Nobile: quando il bronzo era usato come oro

Dall’11 marzo al 29 aprile nella Galleria Antiquaria Maurizio Nobile a Bologna è visibile la mostra «Il Bronzo come Oro», sul metallo di fusione usato dai bronzeurs-ciseleurs-doreurs del XVIII e XIX secolo. Già in epoca barocca «il metallo dei principi» rappresentò le personalità dei monarchi assoluti da Luigi XIV in Francia a Filippo II in Spagna. In epoca Luigi XV il bronzo cesellato e dorato a mercurio guarnì i mobili di ebano con parures di altissimo pregio. In epoca neoclassica si crearono pendole da camino ed objets-montés in cui il bronzo si affiancava a porcellane di Cina, a marmi rari e pietre dure. In epoca Impero esplose l’ornamentazione bronzea dorata, celebrazione dei fasti napoleonici.

Un intervento di Schabus nel Padiglione Visconti


Un’installazione di Hans Schabus

Il 16 marzo 2006 uno dei luoghi-simbolo di Milano ospiterà per un’unica serata un intervento dell’artista austriaco Hans Schabus, che si svolgerà nel Padiglione Visconti, all’interno dei laboratori del Teatro alla Scala nelle ex acciaierie Ansaldo. L’evento è stato reso possibile dal sostegno della Roberto Del Carlo, produttrice di accessori. Con Schabus collaborerà il duo musicale composto da Oliver Welter, cantante della band rock Naked Lunch, e Fritz Ostermeyer, musicista e radio maker. L’evento sonoro sarà accompagnato da una grande proiezione dell’opera Val Canale, video realizzato nel 2005 sorvolando in elicottero la straordinaria valle, storicamente e geograficamente il confine naturale tra l’Austria e l’Italia.

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