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RETROSPECCHIO

Formez, 40 anni di scuola
alla Pubblica Amministrazione


Carlo Flamment, presidente del Formez

Per volontà dell’allora segretario generale della Cisl Giulio Pastore nel 1965 nacque il Formez. Promosso dalla Cassa del Mezzogiorno, dall’Iri e dalla Svimez, associazione per lo sviluppo dell’industria e del Sud, aveva lo scopo nel nome: Centro di Formazione e Studi per il Mezzogiorno. Associazione di diritto privato operante nel Sud, aveva il compito di formare i quadri direttivi che dovevano portare imprese e amministrazioni pubbliche al livello delle altre aree del Paese.
Nel decennio 1966-1976 nelle sedi di Napoli e Cagliari il Formez formò imprenditori e manager di imprese industriali, agricole, turistiche con corsi pluriennali, seminari, tavole rotonde, progettazioni, assistenza tecnica. Nel primo decennio fu presieduto da Giovanni Marongiu, nel 1976 gli succedette Sergio Zoppi. Nell’agosto 1978 il Formez fu sottratto alla sfera della Cassa e, posto sotto la responsabilità politica del Cipe, gli fu affidato un nuovo compito: fornire assistenza tecnica a Regioni meridionali, Enti locali e consorzi nell’esecuzione di progetti.
Nel 1979 fu incaricato di realizzare la «Ricerca Giannini», indagine di 1.400 pagine sulle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche. Operava con programmi pluriennali e annuali, curava la formazione, l’aggiornamento e il perfezionamento dei quadri di imprese e amministrazioni pubbliche, forniva consulenza e assistenza tecnica a Regioni, Enti, Consorzi e Comunità montane per rilanciare il Mezzogiorno e l’occupazione giovanile. Svolgeva l’attività formativa in uffici attrezzati per corsi e seminari di preparazione di base e specialistici a Napoli e Cagliari; a Roma realizzava promozione e assistenza tecnica a favore di iniziative formative, e ricerca e sperimentazioni didattiche anche in sedi universitarie.
Aboliti nel 1993 gli interventi straordinari nel Mezzogiorno, enti e agenzie dedicate all’assistenza al Meridione, il Formez acquisì un nuovo compito, un nuovo target e un più ampio spazio geografico. A guidarlo fu chiamato Stefano Patriarca. Nel 1999 il decreto legislativo 285 riordinò l’Istituto, che diventò un’agenzia tecnica del Dipartimento della Funzione Pubblica senza perdere l’esperienza di 35 anni di lavoro. Ne divennero soci il Ministero, associazioni di Comuni, Province e comunità montane, Regioni.
Nel dicembre 1999 fu nominato presidente Carlo Flamment, che ha adottato una gestione manageriale, riorganizzato la struttura e ottenuto ottimi risultati: 600 progetti, oltre 6.200 amministrazioni assistite, aumento di produttività del 150 per cento. Oggi il Formez fiancheggia amministrazioni locali e regionali anche nel Centro-Nord; all’estero realizza programmi europei, cooperazione internazionale, assistenza tecnica agli enti locali. Fra il 2004 e il 2005 anche i neo-eletti quadri dell’amministrazione irachena hanno usufruito della sua assistenza tecnica sia in loco sia in Italia.
In questi anni di cambiamenti il Formez ha seguito la trasformazione della pubblica amministrazione in una serie di novità che l’hanno investita. Lo scorso anno è stato rinnovato per 5 anni l’incarico a Flamment, i cui vicepresidenti sono Angelo Raffaele Di Nardo, già presidente della Regione Basilicata, ed Enrico Borghi, presidente dell’Uncem. Ultimamente il ministro Mario Baccini ha impegnato il Formez ad affiancare le pubbliche amministrazioni nei programmi di semplificazione, silenzio-assenso, competitività e produttività.
Oggi il Formez è un vanto per l’amministrazione italiana: decine di migliaia di funzionari pubblici ne hanno ricevuto l’assistenza. Lo scorso dicembre ha celebrato i suoi 40 anni. Per l’occasione sono stati diffusi i volumi «Il Formez tra memoria e futuro» e «Il Formez editore»; è stato illustrato il piano triennale 2006-2008 e presentate le ricerche «La P.A. per la competitività del Paese, la garanzia dei diritti, la qualità della vita» e «Processi di riforma amministrativa: un’analisi comparativa internazionale».

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