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RETROSPECCHIO

Acqua Santa Croce in controtendenza:
boom dei consumi

In netta controtendenza rispetto al mercato, la Sorgente Santa Croce ha chiuso il 2004 con un incremento di fatturato del 23 per cento e ha registrato nel primo trimestre del 2005 un aumento di vendite del 56 per cento in volume e del 57,6 in valore. L’obiettivo per quest’anno è di porsi tra le prime dieci aziende del settore delle acque minerali. Un risultato ambizioso ma raggiungibile, considerato che l’acqua oligominerale Santa Croce è già la terza acqua naturale più venduta nel Lazio con una quota di mercato, secondo i dati della Nielsen Retail dello scorso aprile, pari al 9,7 per cento. Il successo, di dimensioni quasi straordinarie, non può prescindere dalla qualità del prodotto: l’acqua Santa Croce sgorga infatti a 800 metri di altezza tra i monti Simbruini, in una splendida zona dell’Appennino abruzzese. In virtù delle sue caratteristiche salutari era nota fin dall’epoca dei romani, come hanno dimostrato i ritrovamenti, nei pressi della fonte, di antiche anfore raffiguranti Igea, la dea della salute. L’acqua ha una composizione mineralogica che la porta ad essere nello stesso tempo leggera e purissima; infatti, pur garantendo un equilibrato apporto di sali minerali, contiene solo 1,2 milligrammi di sodio e solo 1 di nitrato al litro. Tali caratteristiche sono sempre state messe in evidenza nella comunicazione grazie a una pubblicità comparativa con i maggiori concorrenti nel comparto delle acque oligominerali. Il pubblico ha recepito e apprezzato l’attività dell’azienda diretta ad educare e sensibilizzare il consumatore, invitandolo a leggere bene l’etichetta e a confrontarla con i prodotti della concorrenza. Dal 2003 la comunicazione pubblicitaria della Santa Croce si avvale della notorietà e dell’autorevolezza del testimonial Pippo Baudo. L’azienda dispone oggi di due stabilimenti produttivi: il primo, di 20 mila metri quadrati, dispone di due linee di imbottigliamento per le bottiglie in pet e una linea, pluriformato, per il vetro. Il secondo stabilimento, inaugurato nel 2004, occupa un’area di 60 mila metri quadrati e ospita tre linee di produzione: due per il pet e una per il vetro nella nuova bottiglia dall’elegante e moderno design a goccia. Questo, tecnologicamente avanzato, impiega macchinari della fabbrica tedesca Krones, e si pone nello stretto ambito dei dieci maggiori complessi italiani. La capacità produttiva totale è di oltre 450 milioni di bottiglie l’anno. L’acqua Santa Croce è presente nel mercato con una gamma di formati idonei a soddisfare pienamente le esigenze dei due canali distributivi: il tradizionale e il moderno. Per il canale tradizionale la Santa Croce propone una gamma esclusiva in vetro, dall’elegante forma a goccia, mentre per il canale moderno l’ampia gamma proposta è in grado di soddisfare le molteplici esigenze del consumatore finale. La gamma in pet è così composta: bottiglie da 2 litri, con acqua naturale; da 1,5 e da 0,50 litri, con acqua naturale, frizzante o leggermente frizzante; da 0,50 litri, con acqua naturale con tappo «push & pull». La gamma in vetro Vichy: bottiglie da 1 e da 0,50 litri, con acqua naturale, frizzante o leggermente frizzante. Per il circuito Horeca le bottiglie in pet sono da 1, 0,50 e 0,33 litri, con acqua naturale, frizzante o leggermente frizzante; quelle in vetro, «Nuova linea», nelle eleganti bottiglie a goccia da 1, 0,75, 0,50 e 0,25 litri, con acqua naturale, frizzante o leggermente frizzante. (Elis. Dar.)

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