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Alcantara, presentato il bilancio di sostenibilità

Andrea Boragno, Presidente e Amministratore Delegato di Alcantara S.p.A.

«Valore oltre il costo»: è con queste parole che si sintetizza l’ultimo Bilancio di Sostenibilità di Alcantara, azienda che produce e commercializza l’omonimo innovativo materiale inventato nei primi anni Settanta, esempio italiano di rivoluzione tecnologica per qualità e produzione, con una vasta serie di campi di applicazione quali moda e accessori, automotive, design e arredamento, elettronica di consumo, nautica e aviazione. Direzione generale e commerciale dell’azienda sono a Milano, mentre impianto produttivo e centro ricerche si trovano a Nera Montoro, in provincia di Terni, nel cuore dell’Umbria, e occupano una superficie complessiva di 450 mila metri quadrati; ad oggi, in Alcantara, si contano più di 520 dipendenti.
Anche in virtù della propria identità corporate verso i consumatori, i dipendenti e il pianeta stesso, da tempo per Alcantara la sostenibilità è una scelta consapevole e profonda, un fattore necessario coerente con l’obiettivo a lungo termine di aumentare il valore economico e finanziario dell’azienda che ritiene che la generazione di valore per gli stakeholder possa essere driver di valore per gli azionisti.
Possono le aziende trovare valore nella sostenibilità? È realistico considerarla un vantaggio competitivo e non mero costo o obbligo? Possono coesistere profitto, investimenti a lungo termine e comportamenti sostenibili? Come si combinano gli interessi degli stakeholder con gli obiettivi degli azionisti? A queste e altre domande si è cercato di rispondere durante la terza edizione del «Simposio internazionale sulla Sostenibilità», dal titolo «Sostenibilità e Valore d’Impresa», tenutosi a Tokyo lo scorso 17 ottobre, organizzato e promosso da Alcantara in collaborazione con Nikkei, VIU-Venice International University e Waseda University e con il sostegno della Society of Global Business.
L’intensa giornata di lavori ha coinvolto più di 20 relatori internazionali di alto livello, provenienti da prestigiose aziende e università per discutere di sostenibilità da diversi punti di vista in tre sessioni: sostenibilità, prestazioni operative e strategia aziendale; sostenibilità e valore del marchio; sostenibilità e investor relations. Il mix di approcci occidentali e orientali - esperienza manageriale, professionale e accademica - ha disegnato un profilo contemporaneo di sostenibilità e proposto un modo interessante per affrontarla.
I lavori si sono aperti con il messaggio del rappresentante più importante della FAO in Giappone, Mbuli Charles Boliko, Director del Liaison Office giapponese, che ha ricordato il ruolo di imprese e università per diffondere sensibilità e conoscenza della sostenibilità alla popolazione e per coinvolgere azionisti e parti interessate al fine di considerare la sostenibilità come una delle questioni più rilevanti del comportamento d’impresa.
Saluto e discorso di apertura sono giunti da Andrea Boragno, Presidente e Amministratore Delegato di Alcantara S.p.A.; hanno poi parlato l’Ambasciatore Umberto Vattani, Presidente della Venice International University e il Professor Naoto Onzo, Vicepresidente per le Relazioni Pubbliche e Professore presso la Waseda University.
Alcune aziende importanti, come Audi, Panasonic e Ito En, hanno riportato la loro esperienza e presentato la loro visione e gli obiettivi a lungo termine sulla sostenibilità. Duane Forrester, Vicepresidente di Bruce Clay Inc., ha menzionato diversi casi in cui l’IT ha aiutato la tutela dell’ambiente e l’introduzione di comportamenti sostenibili, soprattutto in settori quali l’agricoltura e la mobilità.
Durante la prima sessione moderata da Elsa Palanza, Director of Commitments della Clinton Global Initiative, il Professor Fabrizio Ferraro della IESE Business School ha sottolineato l’importanza della crescita di investimenti responsabili. In realtà, una vasta indagine focalizzata principalmente su aziende americane sta dimostrando che «alcuni investitori prendono sempre più in considerazione l’influenza dei fattori finanziari extra come questioni ambientali, sociali e di governance nelle loro decisioni di investimento». Inoltre, le analisi di mercato rivelano che le aziende virtuose sono meno influenzate dalle fluttuazioni dei mercati finanziari. Questo è il motivo per cui gli investitori stanno attivamente iniziando a coinvolgere le aziende in cui hanno investito.
Una prospettiva molto interessante è stata data da Uichiro Niwa, Presidente della Society of Global Business, che ha ricordato al pubblico l’approccio olistico della tradizione giapponese, approccio che risale ai tempi di Confucio e permea la gestione e la società ancora oggi.
Interbrand, rappresentata da Manfredi Ricca, Chief Strategy Officer EMEA e LatAm e da Masahito Namiki, Chief Strategy Officer Giappone, ha confermato che una recente indagine mostra che il 41 per cento dei top manager internazionali considera la sostenibilità come un tema critico per il futuro. Infine, Satoshi Nagashima, Senior e Managing Partner di Roland Berger, durante il suo discorso ha citato una ricerca di mercato che riporta come i clienti finali siano disposti a pagare di più per prodotti provenienti da aziende sostenibili, e questo sembra essere un trend in crescita. Nonostante i risultati incoraggianti, Interbrand ha sottolineato che c’è ancora un notevole divario tra la percezione e l’azione vera e propria nell’adottare comportamenti sostenibili.
«Concordo assolutamente con questa affermazione», ha dichiarato Andrea Boragno, Presidente e Amministratore Delegato di Alcantara S.p.A., «e personalmente lo considero uno dei temi chiave individuati oggi. Concordo sulla necessità di cambiare il paradigma passando dalla sostenibilità in quanto supporto ai brand nella crescita del business, ai brand che sostengono essi stessi la crescita della sostenibilità, come suggerito da Interbrand. In effetti, crediamo sia un dovere e una responsabilità del top management delle aziende scoprire il modo in cui la sostenibilità diventa un valore che rafforza il posizionamento di una società sul mercato, superando l’idea comune di sostenibilità come un mero costo, perdendone in questo modo il potenziale innovativo».
Da molti anni la sostenibilità è un’attività chiave dell’azienda, sia come valore del brand sia come fattore distintivo di posizionamento sul mercato. La serietà e la trasparenza usate da Alcantara nell’intraprendere e mantenere il proprio impegno sul tema rappresentano un plus che è sempre più apprezzato e riconosciuto dagli stakeholder.
La sostenibilità è un principio forte che Alcantara ha tradotto in azioni concrete da più di sei anni: dal 2009 infatti Alcantara pubblica il Bilancio annuale di Sostenibilità come atto di trasparenza verso tutto il proprio operato, e sempre dal 2009 può vantarsi dello status certificato di «Carbon Neutral», avendo definito, ridotto e compensato tutte le emissioni di CO2 derivanti dalla propria attività. Il bilancio, disponibile online all’indirizzo http://sustainabilityreport.alcantara.com, delinea tutte le iniziative e le azioni effettuate nel corso dell’anno per salvaguardare ambiente e persone e per contribuire alla creazione di una cultura condivisa sulla sostenibilità. Ogni giorno, infatti, Alcantara mette in atto comprovate misure aziendali per ridurre e compensare tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’attività.
Allo stesso tempo, Alcantara adotta le norme di salute, sicurezza e responsabilità sociale più attente: oltre al rispetto della norme obbligatorie, nella maggior parte dei casi Alcantara è conforme anche alle non vincolanti. L’impegno di Alcantara S.p.A. per la sostenibilità copre quindi tutti gli aspetti della questione: economici, sociali e ambientali.                     

Tags: Novembre 2016

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