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LETTURE

 

 

Per la Iacobelli fare libri è un «mestiere di cura» sin dal dopoguerra, quando inizia l'attività di famiglia nel campo dell'editoria con le iniziative di Giovanni, legatore e tipografo, fino alla nascita della srl, un'impresa che intende «creare libri in tutti i sensi», cioè mantenere un forte legame tra l'ideazione di titoli di qualità e la loro realizzazione e lavora ad un progetto editoriale di titoli e collane che insistono sulla necessità di capire il presente reale nascosto da quello virtuale, sull'attenzione ad un pubblico giovane e su una dimensione fortemente radicata nel Lazio ma tendenzialmente di livello nazionale.
Sono molti i testi pubblicati che parlano da sé di questa casa editrice. Prima di tutto c'è Parlare con le rose,?di Gian Paolo Bonani: la rosa in tutte le sue forme e il fascino intenso e seduttivo che è figlio di una particolare perfezione, esempio di «felice matematica». Ne è descritta l'evoluzione botanica nei luoghi di ibridazione e produzione e sono date indicazioni specifiche di cura e coltivazione della rosa, presentate in forma non schematica ma letteraria, con l'attenzione propria del coltivatore esperto.
In Isole - confini chiusi, orizzonti aperti? a cura di Monica Luongo e Giuliana Misserville, è contenuta una teoria: l'isola ha confini chiusi dal mare, ed è il luogo ideale per guardare a orizzonti sconfinati e scriverne. Nei 9 saggi sono presentati autori che hanno scritto dalle isole e sulle isole, reali e immaginarie, intrecciando storie di approdi, naufragi e identità.
Il romanzo del divenire, curato da Paola Bono e Laura Fortini, riformula radicalmente il Bildungsroman, il romanzo di formazione, ponendo la donna al centro della Bildung a dispetto della tradizione. Lo fa attraverso un'ampia ricognizione nella scrittura di autrici di epoche e culture diverse.
Nel suo Una famiglia perfetta Silvia Ricci Lempen racconta, in un romanzo autobiografico, le dinamiche familiari e sociali nel '900, il secolo che ha visto compiersi totalitarismi e rivoluzioni democratiche, oppressione e ricerca di libertà. Un vero e proprio urlo di ribellione contro un padre autoritario, un «uomo tragico» cresciuto all'epoca del fascismo.
A metà tra la narrativa e la poesia, i brevi racconti di Lourdes González Herrero, contenuti in Carta da un naufragio, aiutano a comprendere gli eventi che, negli anni del «periodo speciale», hanno distrutto Cuba. La componente poetica non è dettata dallo stile, ma da una rievocazione densa di immagini sottilmente suggerite e descritte. Un passo decisivo per la crescita della letteratura urbana contemporanea.
Nel Morandini delle donne, dei due Morando Morandini (il critico e lo sceneggiatore, rispettivamente senior e junior), per la prima volta le protagoniste del nostro cinema si ritrovano insieme in un libro unico in un viaggio lungo 60 anni. Morandini siaffida riflessioni e ricordi a una lunga intervista, incalzato dalle domande del nipote che lo invita a rispolverare recensioni e commentare pellicole e letture. Citano anche Sofia Scandurra che, sempre per la Iacobelli, nel suo Cinema e ceci racconta la vita di Michela, per 23 anni moglie di un regista violento, e narra episodi reali raccontati con i nomi dei protagonisti famosi.

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