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RETROSPECCHIO


Gli agricoltori Cia avvertono: attenzione ai cibi contraffatti

La Confederazione Italiana Agricoltori lancia l’allarme: molti prodotti non sono sicuri, sono contaminati da elementi nocivi alla salute, vengono spacciati per italiani, l’etichetta è un rebus, manca sempre la scadenza. Sono triplicati i sequestri da parte delle autorità competenti. Ogni anno entrano in Italia prodotti alimentari clandestini e pericolosi per oltre 2 miliardi di euro, poco meno del 5 per cento della produzione agricola nazionale. I cibi più colpiti dalle sofisticazioni sono i sughi pronti, i pomodori in scatola, il caffè, la pasta, l’olio di oliva, la mozzarella, i formaggi, le conserve alimentari. L’allarme maggiore è per ciò che viene dalla Cina, nonostante il calo delle esportazioni «ufficiali» in Italia nel 2009. Secondo la Cia, occorrono strumenti diversificati: rapporti bilaterali con i Paesi partner, sinergie di sistema tra produttori e distributori, rafforzamento della tutela legale contro i fenomeni dell’agropirateria.

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