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LETTURE

 

 

 


 

Un manuale per i giovani imprenditori
del futuro presente

Start-Up - di Claudio F. Fava - Terza Edizione - Egea - 29 euro. Questo manuale per giovani imprenditori nell’era della globalizzazione si rivela utile per coloro che, confusi dal proliferare di leggi e regole in capo alla società ma pronti a rendere un progetto impresa, hanno tempo, un attimo prima di iniziare, di leggerlo. Se è necessario il capitale per comprare un’impresa, e di un’idea per crearla, ciò non basta: l’idea imprenditoriale va valutata, vanno organizzati i fattori che possono renderla operativa, il marketing, la produzione, la finanza. La filosofia della globalizzazione non è più qualcosa di futuristico, ma una realtà di meccanismi e sistemi che le grandi e piccole aziende devono considerare. Oltre alle energie rinnovabili, vi è un capitolo speciale dedicato a quello che viene definito il «petrolio bianco dell’Italia», ovvero il turismo diffuso, dal bed&breakfast all’agriturismo, una rete incredibile di valorizzazione del nostro territorio con ampi margini di sviluppo. Claudio F. Fava, docente di Management e Organizzazione d’Impresa presso l’Università San Pio V di Roma, ha ricoperto la carica di consigliere in diverse aziende internazionali; autore di pubblicazioni di project financing, in questo testo ha voluto mettere a disposizione dei futuri imprenditori l’esperienza acquisita sul campo in un momento storico nel quale la globalizzazione sta scardinando le tradizionali regole del mercato.

Uilm, «non avete
bisogno di bussare perché vi sia aperto»

Millenovecentosessantanove - di Giorgio Benvenuto, a cura di Sandro Roazzi - Fondazione Bruno Buozzi. La storia dell’autunno caldo è raccontata avendo come punto di riferimento la Uil e la Uilm e si basa sulla documentazione della Fondazione Bruno Buozzi, della Fondazione Anna Kuliscioff e dell’Istituto per gli Studi Storici della Uil, costituendo la cronaca delle trattative, minuto per minuto. Sono riportate le interviste dei protagonisti di quella stagione: Pierre Carniti (nel 1969 segretario nazionale della Fim, alla vigilia di succedere a Luigi Macario), Bruno Trentin (segretario generale assieme a Piero Boni della Fiom, poi, dall’estate del 1969, segretario generale unico), Giorgio Benvenuto (nuovo segretario generale della Uilm). Presenti anche i saggi dei segretari generali della Uilm succedutisi dopo Benvenuto, ossia Enzo Mattina, Silvano Veronese, Franco Lotito, Luigi Angeletti, Tonino Regazzi; quindi un’ampia carrellata di dichiarazioni e opinioni tra cui quelle dei ministri Carlo Donat Cattin ed Emilio Colombo e una minirassegna stampa degli articoli che commentarono il contratto; i giornalisti sono Sergio Turone, Indro Montanelli, Silvano Revelli, Ugo Indrio e Giancarlo Fossi. A conclusione del libro sono riportate le circolari che raccontano le fasi finali della trattativa. Il libro è accompagnato da un cd di Arnaldo Plateroti: è la cronaca dell’autunno caldo e merita un video.

Non più dietro al
filo spinato, l’idillio
dell’orrore nazista

Dietro al filo spinato - di Gwendolyn Simpson Chabrier - Colosseo Editore - 18 euro. «Prima della guerra, forse non senza una qualche ironia, la mia fanciullezza a Riga avrebbe potuto essere considerata idilliaca. Come molti ebrei, provenivo da una famiglia unita. Mio padre era un tedesco del Baltico, di religione luterana, mia madre e la sua famiglia erano ebrei...», reca la quarta di copertina di questo nuovo libro della Chabrier, incentrato sulla Seconda Guerra Mondiale e sull’Olocausto, commistione di lusso e povertà, «di vecchi dal destino ormai segnato e di giovani la cui brama di vivere è più forte della sofferenza», come scrive, nella prefazione, la newyorkese Gertrude Schneider. Ispira la professoressa (che dedica il libro ai tutti i suoi bambini a quattro zampe) un amico ebreo lettone, George Schwab, attuale presidente del National Commitee Foreign Policy, originario di Liepaja che, nonostante il dualismo della nascita, fu considerato a tutti gli effetti ebreo ed internato nel ghetto della città nell’estate del 1942 insieme alla madre e al fratello, dopo che il padre era stato assassinato dai nazisti. Il fratello fu ucciso in seguito nel campo di concentramento di Kaiserwald, nel corso di una selezione sotto la supervisione dell’SS Heinz Wisner. Lo stesso Schwab, nella prefazione, parla di «come la mente distorta di Hitler conquistò i tedeschi» e, sopravvissuto, racconta all’autrice la propria storia come un grido, resoconto fedele e documentato.

 

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