Azienda
operante nel settore dei grandi impianti di caldareria, ossia nella
progettazione e installazione di serbatoi per combustibili, prodotti
chimici e alimentari, con sede a Chieti Scalo e con un fatturato di
oltre 30 milioni di euro, la Walter Tosto Serbatoi si è aggiudicata
una commessa da 5 milioni di euro per rendere operativo il sistema idrico
nazionale algerino. All’impianto idraulico, ubicato nella parte
orientale del Paese nord-africano e realizzato in partnership dalla
Electricité De France e dalla Società Italiana per Condotte
d’Acqua, la Wts fornirà la stazione «anticolpo d’ariete»
più grande del mondo, consistente in un enorme sistema ammortizzatore
composto da otto apparecchi in pressione da 150 metri cubi ciascuno,
collegati mediante tubazioni di acciaio al carbonio di 140 centimetri
di diametro, per un peso complessivo di 800 tonnellate. Posto alla base
di una condotta di 800 metri di dislivello e di 12 chilometri di lunghezza,
l’impianto permette alla diga di Ben Hourun, situata a 900 chilometri
da Algeri, di resistere a sbalzi di pressione da 32 a 82 bar e consente
di collegare l’ultimo tratto dell’anello idrico nazionale,
mantenendolo in sicurezza.
«Dopo la commessa da 10 milioni di euro per i serbatoi di 15 centimetri
di spessore forniti qualche mese fa alla Open Joint Stock per l’ammodernamento
tecnologico della raffineria più grande d’Europa, è
motivo di altrettanta soddisfazione essere riusciti a sviluppare il
nuovo impianto ad alta tecnologia installato in Algeria. Questi risultati,
raggiunti nonostante il delicato momento economico, le difficoltà
nel reperimento della materia prima e il dollaro debole, sono frutto
della nostra decisione di investire in ricerca e sviluppo», spiega
Luca Tosto, amministratore delegato del Gruppo. La forte spinta alla
ricerca e all’innovazione, costata alla Walter Tosto Serbatoi
dal 1994 a oggi 15 milioni di euro - 5 milioni in ricerca e 10 nel nuovo
stabilimento super-tecnologico di Chieti Scalo -, frutterà al
Gruppo un aumento del giro d’affari previsto intorno ai 30 milioni
di euro nei prossimi 5 anni grazie all’imminente lancio del Genio
Beauty Gas System, evoluzione della vecchia bombola del gas. Basato
sull’impiego di cartucce usa e getta di ridotte dimensioni, il
sistema si distingue per la semplicità d’impiego, la grande
praticità e la sicurezza. È destinato alle famiglie e
hobbisti del gas e conta solo in Italia circa un milione 200 mila potenziali
acquirenti.
Per il primo anno il Gruppo sta valutando l’opportunità
di concludere un accordo per affidare la vendita in esclusiva del prodotto
a due rilevanti catene della grande distribuzione; secondo le sue previsioni,
i mercati naturali per questo genere potranno essere, oltre all’Italia,
i Paesi nordici. Nonostante il minore fatturato, pari a circa 50 milioni
di euro negli ultimi tre anni, dovuto alla mancata applicazione in Italia
di una normativa comunitaria sulla sicurezza dei serbatoi di gas propano
liquido - normativa che renderebbe la Walter Tosto Serbatoi unica società
in Europa in grado di costruire serbatoi che consentano, anche interrati,
controlli sulla sicurezza -, il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2004
con un fatturato intorno ai 40 milioni di euro, in aumento del 7 per
cento rispetto all’anno precedente. La società è
proprietaria anche del 100 per cento delle azioni della Bosco, storica
azienda conosciuta a livello mondiale nel settore della caldareria,
della dissalazione e dell’essiccazione, che occupa 350 dipendenti,
impiegati all’interno dei suoi 6 stabilimenti e delle 4 divisioni
produttive. (Cesare I. Lauro)