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CON UNA PIAZZA, ANZI
CON UN PICCOLO MONDO ROMA
RICORDA UN GRANDE IMPRENDITORE



Angiola Armellini con Walter Veltroni, il sindaco di Roma intervenuto all’inaugurazione della Piazza Piccolo Mondo

ata nel 2004 per la volontà degli eredi di onorare la figura di Renato Armellini e di trasmettere, con molteplici iniziative, i valori umani e morali che hanno ispirato l’attività dell’imprenditore romano, la Fondazione a lui intitolata ha inaugurato lo scorso ottobre a Roma un piccolo gioiello architettonico, la Piazza Piccolo Mondo, sulla quale si erge una struttura moderna e spaziosa dal design avveniristico, perfettamente inserita nell’ambiente circostante e armonizzata con l’adiacente stazione della metropolitana.
L’inserimento di un’opera architettonica con l’ambiente che la circonda è un criterio imprescindibile nella realizzazione degli immobili progettati dal Gruppo Armellini. Solo la realizzazione dei lampioni ha richiesto un anno: «Dopo aver visitato ed esaminato Piazze in tutta Europa e consultato cataloghi d’ogni genere, non ne avevo trovato uno che si adattasse a quel contesto–racconta Angiola Armellini, presidente della Fondazione–. Alla fine, come spesso accade, mi sono convinta che avremmo dovuto progettarli noi. Pertanto, avvalendomi come sempre, per la fase operativa, dei migliori professionisti del settore, abbiamo realizzato lampioni talmente particolari e funzionali che sembrano essi stessi opere d’arte. Questo solo per spiegare che l’obiettivo al quale teniamo di più è di non costruire cattedrali nel deserto; e che per l’armonia finale di una costruzione architettonica riteniamo la cura per i dettagli importante almeno quanto la costruzione stessa».
Nel suo rivestimento a specchio l’edificio ripropone ai passanti l’immagine di uno scorcio di attività cittadine nello stesso istante in cui esse si svolgono. In vista dell’inaugurazione, la Fondazione aveva promosso un concorso, aperto agli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma, per la realizzazione di una scultura da collocare davanti al palazzo per uffici, che è il vero protagonista della Piazza. «La nostra massima aspirazione–precisa Angiola Armellini–è quella di riuscire a fondere l’arte e la cultura con la nostra attività principale, cercando di sostenere e valorizzare soprattutto i giovani». Vincitore del concorso è risultato l’artista catanese Luca Scarso, con un’opera che per la sua essenzialità si adatta perfettamente all’ambiente. Ma l’inaugurazione di una piazza così proiettata, per il suo stile, nel prossimo futuro ha spinto la Fondazione Renato Armellini a fare di più: essa ha invitato gli artisti Maurizio Martusciello e Paolo Monti a realizzare una composizione artistica audiovisiva basata su musica e immagini, che non aveva precedenti a Roma e che ha sfruttato la particolare struttura della piazza e il suo principale elemento architettonico, costituito dal palazzo per uffici dalla facciata semicircolare rivestita di specchi. Intitolata «Fronte d’onda», la composizione si avvale di apparecchiature tecnologicamente avanzate, in grado di rilevare e riprodurre i flussi termici generati dall’edificio e i suoni che vi si producono.
La presidente Armellini spiega così la realizzazione di quest’opera: «La Fondazione ha inteso concepire questa Piazza come un posto vivo, una sorta di palcoscenico urbano sul quale artisti di vario genere possano esibirsi per proporre la loro produzione artistica. La possibilità di svolgervi concerti, mostre, feste e attività simili è facilitata dal fatto che essa si trova a pochi metri dalla fermata della metropolitana, quindi è facilmente raggiungibile senza appesantire il traffico urbano e i parcheggi, problema quest’ultimo che, in fase di progettazione dell’edificio e della Piazza, abbiamo tenuto nella massima considerazione prevedendo la realizzazione, nel sottosuolo, di ben 500 posti auto. Operare in un contesto urbano per noi significa conoscere e rispettare l’ambiente architettonico e sociale in cui realizzare un nuovo edificio».
Le iniziative della Fondazione Armellini si attuano in vari campi avendo essa tra i principali obiettivi quelli di promuovere iniziative edilizie e architettoniche garantendo la tutela, la promozione e la valorizzazione di beni di interesse storico e artistico; di favorire la ricerca scientifica e culturale; di promuovere la costruzione e il risanamento di complessi edilizi da destinare ad iniziative di solidarietà sociale, assistenziale e di beneficenza, a servizi di interesse collettivo quali complessi abitativi per i meno abbienti, ad edifici scolastici e ospedalieri.
«L’attività della Fondazione si ispira ai principi della promozione della persona e della collettività nel rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico e architettonico del Paese–precisa Angiola Armellini–. Abbiamo individuato una serie di progetti che intendiamo realizzare nel prossimo futuro sia in Italia sia all’estero. In ogni caso, nella scelta degli obiettivi futuri cerchiamo di usare la stessa flessibilità che caratterizza le nostre costruzioni, operando soprattutto dove ve ne sia più bisogno, escludendo iniziative che possano precluderci in partenza la possibilità di perseguire le nostre finalità sociali».

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